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TRIBUNALE NEL CAOS, I TIROCINANTI SI AUTO-SOSPENDONO

justice is served

Nuovi disordini presso il Tribunale di Velletri. questa volta  a ribellarsi non sono gli impuati ma, con toni pacati e civili, i lavoratori precari della Giustizia, che da mercoledì 14 dicembre hanno deciso di sospendere il proprio tirocinio negli uffici giudiziari di Velletri e Roma.

“Questa decisione – hanno sottolineato i protagonisti – è stata presa perché le tre mensilità che avremmo dovuto ricevere dalla Regione Lazio non sono state pagate.

Dall’assessorato al lavoro dell’on.le Zezza ci è stato confermato che manca la copertura economica e che inoltre nel secondo semestre del tirocinio potremmo essere inviati in altri uffici giudiziari. Magari, chissà, da Velletri a Civitavecchia.

Queste scelte possono compromettere pesantemente il nostro percorso di formazione e reinserimento lavorativo, senza contare che da più di un anno, come lavoratori in CIGS e in Mobilità, operiamo negli uffici giudiziari, prima con un progetto della Provincia di Roma, oggi con la Regione Lazio. Il nostro lavoro – continuano ancora i precari – ha finora visto l’apprezzamento dei presidenti dei tribunali e dei cittadini che quotidianamente incontriamo nelle cancellerie. Rimane allora incomprensibile questa mancanza di rispetto della nostra dignità di lavoratori da parte della Regione Lazio e dell’on.le Zezza. Perché – si chiedono i tirocinanti – penalizzare ulteriormente lavoratori come noi, cassintegrati e in mobilità, che oggi per garantire il proprio servizio nelle cancellerie dei Tribunali, stanno anticipando soldi di tasca propria?

Chiediamo all’on.le Zezza un nuovo incontro, per avere risposte certe sul nostro futuro e sui nostri pagamenti. Magari chiarendo che fine ha fatto il cantiere-giustizia che a maggio scorso Zezza aveva preannunciato in un incontro pubblico presso il Tribunale di Civitavecchia.

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