CRONACA

VELLETRI, IN TRIBUNALE ANCORA BOTTE PER UN PROCESSO

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Se un indizio non fa una prova, dopo averne sommati di così tanti in poco più di un mese viene spontaneo sostenere che qualcosa, in termini di sicurezza, presso il Tribunale di Velletri davvero non funzioni. Ancora la rabbia di parenti, amici e conoscenti di imputati. Ancora una reazione veemente sfociata nella violenza, tanto da far paragonare il Palazzo di Giustizia veliterno ad un vero e proprio ring pugilistico. A novembre a scatenare l’ira fu la condanna nei confronti dei tre ragazzi giudicati colpevoli di aver violentato una minorenne romena nel 2010. Alla lettura della sentenza parenti e amici degli imputati contestarono ferocemente i giudici, che dovettero asserragliarsi a lungo all’interno dell’aula in attesa che una scorta li accompagnasse fuori dalla struttura.

L’ultimo scontro è avvenuto nella mattinata di venerdì 30 dicembre, nell’antivigilia del Nuovo Anno. Motivo del contendere l’imminente inizio di un processo per direttissima nei confronti di due uomini accusati di aver  malmenato un gruppo di minorenni nella piazzetta del Mercato di Nettuno. Nel corso della colluttazione  uno dei ragazzi sarebbe stato persino accoltellato alla schiena. A scatenare la furia dei due sarebbe stato un petardo lanciato sulla vetrina del proprio negozio. Coi giudici intenti a valutare il caso a porte chiuse, qualche parola di troppo deve aver innescato la scintilla che ha spinto i presenti a passare dalle parole alle mani. Per riportare la calma sono dovuti intervenire i Carabinieri, che hanno dovuto far ricorso alle manette: al termine del sit-in 5 gli arrestati.

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