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“SI FERMI LA SPECULAZIONE SUI PREZZI DI FRUTTA E VERDURA”

frutta

“Siamo tornati indietro di almeno 10 anni, alle prese con le solite vecchie speculazioni sui prezzi  al dettaglio nei mercati rionali e nel settore agroalimentare che arrivano puntuali appena si verifica un evento “straordinario” come una nevicata, qualche giorno di siccità, uno sciopero”: è quanto sostiene Riccardo Libbi, Coordinatore Regionale del Lazio dell’Unione Nazionale Consumatori, in occasione delle vicende dei blocchi stradali messi in atto dai TIR che da qualche giorno intrappolano il Paese e l’hinterland della Capitale.  
In realtà, la speculazione non è un fatto nuovo, come sanno molto bene i consumatori: “da una indagine iniziata dall’Unione Nazionale Consumatori prima della vicenda dei ‘blocchi autostradali’ in alcuni mercati rionali di Roma – prosegue Riccardo Libbi – erano già emersi indizi “speculativi” sui prezzi di frutta e verdura praticati da alcuni produttori locali e commercianti al dettaglio, con aumenti assai rilevanti rispetto ai prezzi degli stessi prodotti venduti all’ingrosso”.
Un chilo di zucchine romanesche al banco di frutta e verdura del fruttivendolo da ieri costa 7 euro al chilo, il doppio di una settimana fa. E chissà quanto ancora potrà salire! Questo è il primo immediato effetto del blocco dei TIR che da lunedì mattina sta tenendo fermi centinaia di camion in tutta Italia, con il rischio della mancanza di approvvigionamenti anche dei generi di prima necessità. A testimoniare la gravità del momento sono anche i rappresentanti del Car di Roma.
Di fronte a questa situazione, l’Unione Nazionale Consumatori chiede al Sindaco di Roma e dei Comuni circostanti di predisporre immediatamente una task force di controllo attraverso gli i Vigili affinché siano prevenute e fermate le speculazioni dei prezzi in atto, come segnale di responsabile attenzione per la tutela dei milioni di cittadini romani già messi a dura prova dalle conseguenze della crisi finanziaria.
“Sempre che – si chiede l’Unione Nazionale Consumatori – il Sindaco Alemanno non sia più interessato a modificare, con un semplice protocollo d’intesa firmato il 20 gennaio scorso, lo Statuto del Comune di Roma cancellando la figura del Difensore civico, previsto dall’art. 14, espressione della democrazia civica a tutela dell’intera comunità cittadina?”.