CRONACA

IL GELO E’ ALLE PORTE: CRESCE LA PROBABILITA’ DI FORTI NEVICATE

Nonostante le varie proiezioni matematiche ed apparecchiature sempre più all’avanguardia, prevedere le evoluzioni metereologiche, specie in un’area così variegata come quella mediterranea è quanto di più arduo possa esserci. Anche previsioni più dettagliate rischiano di sconfinare nella totale aleatorietà degli eventi se iniziano a scollinare la quota delle 96 ore. Non un caso se molti ‘meteoman’ sono stati sovente smentiti da previsioni poi smentite dalla diversa portata dei fenomeni.
Tra caldofili e nevofili, d’altronde, è vasta la schiera di coloro che propendono per una evoluzione piuttosto che per un’altra, quasi se anche l’attesa ai bordi di una finestra possa diventare un simulacro del tifo da stadio, dove si attende un gol come si attende che un fiocco di neve si adagi sui nostri giardini.
Questa lunga premessa per dire che la settimana che ha appena avuto inizio potrebbe assumere connotati storici in ambito meteorologico. Quella che si profila all’orizzonte, difatti, non appare una semplice ondata di freddo, che lascerà qualche strascico di se. Nei prossimi giorni l’Italia potrà essere interessata da una pesante irruzione invernale, paragonabile persino a quella d’altri tempi. C’è chi scomoda paragoni col biennio ’85-’86 e chi, forse ignaro di quanto realmente accade, si spinge addirittura all’inverno glaciale del ’56.
Tra conferme e smentite i siti meteo sono letteralmente intasati da utenti in cerca di novità, con gli amanti della Dama Bianca pronti a prodursi in una vera e propria danza della neve.
Quanto va profilandosi, dicevamo, non è una ‘semplice’ irruzione artica, solitamente in grado di riservare nevicate solamente nelle regioni del versante adriatico. Questa volta, cartine alla mano, l’Italia, specie sui versanti centrosettentrionali, sarà sferzata da venti provenienti direttamente dalle steppe siberiane, agevolati dall’espansione occidentale dell’anticiclone russo-siberiano.  
I modelli, dicevamo, appaiono ballerini, e tutto potrebbe cambiare velocemente, ma, fatta questa ennesima premessa, pare che il Generale Inverno sia ormai prossimo a far irruzione anche nelle nostre terre.
Da domani, martedì 31 gennaio, il classico giorno della merla, assisteremo all’ingresso di un primo nucleo d’aria fredda, con sostanziale calo termico; tuttavia sarà ancora nulla rispetto all’ondata di gelo che potrebbe attenderci nei prossimi giorni.  
Sin da mercoledì la neve potrebbe comparire in molti dei Castelli Romani: se in alcuni Comuni, come quelli di Rocca di Papa e Rocca Priora non è affatto un evento raro, diverso il caso di fiocchi che dovessero comparire nei territori posti in zone prossime a quote semi-pianeggianti. L’area gelida verrebbe alimentata da fonti pertubate, con nevicate che potrebbero da giovedì estendersi sin sule coste.
Nonostante ciò i cambiamenti di traiettoria di questo vero e proprio raid siberiano sono all’ordine del giorno e se il freddo ormai è certo diverso è il caso della neve, sebbene le probabilità che la stessa cada anche sugli incantevoli scenari romani è tutt’altro che peregrina.

Confermando tutto quanto anticipato sull’imprevedibilità dei modelli in riferimento a previsioni che vadano oltre i 2-3 giorni, vi proponiamo la suggestiva cartina proposta questa mattina dal sito www.meteogiornale.it, la punta di diamante dei siti meteo italiani. Si tratta di una previsione riguardante cosa potrebbe accadere in Italia nel corso della giornata di venerdì 3 febbraio. Se tutto ciò si avvererà  – essendo già ampiamente previsto – ci auguriamo che oltre alla gioia dei piccini e degli amanti della neve, ci possa essere una risposta adeguata da parte di chi dovrà garantire una prevenzione all’altezza nell’ambito della salvaguardia della sicurezza e dell’efficienza dei trasporti e dei servizi. Un ulteriore colpo ad un’economia già al collasso è un rischio che non possiamo correre. 

 

d.l.

fonte: www.meteogiornale.it