POLITICA

LANUVIO, IL CONSIGLIO TRA ‘PIANO CASA’ E ‘RIFIUTI’

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Una sospensione proprio sul finale ha animato un consiglio comunale, quello lanuvino, che si era sin lì dipanato su binari piuttosto sobri, senza particolari scossoni da parte dei convenuti. Prima dei titoli di coda della seduta è salita in cattedra, suo malgrado, la sempre puntuale e pimpante Presidente del Consiglio Ilaria Signoriello, che ha dovuto far ricorso alla sospensione per placare gli animi e portare ad una svolta il 6° e ultimo punto all’ordine del giorno: l’integrazione della convenzione con l’Ater per il programma di riqualificazione urbana “Le Casette”. Bocciata la volontà di parte della maggioranza, che propendeva per la sospensione, si è proceduto al ritiro del punto, con l’impegno a riconvocare in settimana l’apposita commissione urbanistica. Tra lunedì e mercoledì prossimi, infine, occorrerà una nuova seduta consiliare per sbrigliare definitivamente la matassa e non vanificare la possibilità di un finanziamento.

In precedenza si erano sviscerati altri temi, dal Piano Casa ai Rifiuti. Proprio il nuovo Piano Casa, approvato in Regione in estate, ha scatenato più di qualche brusio da parte delle ali più radicali del centrosinistra, che lo hanno bollato come fallimentare e intriso di sprazzi di anticostituzionalità. Chi, come Andrea Volpi (Lanuvio per la Democrazia), ha provato ad allargare il tiro della discussione, si è ritrovato a dover subire l’imprescindibile esigenza di dover soltanto approvare gli ambiti di inapplicabilità del Piano, il cui timbro occorreva prima del 31 gennaio.

Laconico il vicesindaco Umberto Morelli: “non è il caso di far polemiche, anche perchè stabiliti gli ambiti di applicazione ci sarà tempo e modo per mettere in campo i vari progetti, visto che la legge rimarrà in vigore sino al 2015. A Lanuvio – ha aggiunto – dal 15 settembre ad oggi sono arrivate appena 3 domande, che in un certo senso smentiscono i timori di devastazioni del territorio da parte di questa legge. Credo – ha concluso Morelli – che vi sia anzi un impianto che riguarda anche l’edilizia economica per le famiglie che faccia fugare l’idea che sia soltanto un provvedimento in favore dei grandi costruttori”.

Critica l’Assessore Dianora Grassi: “condivido con Salvatore Baccarini l’idea che sia un Piano che ci ritroviamo giocoforza a subire. Bene, in tal senso, l’aver creato degli ambiti di inapplicabilità. Va anche detto – ha aggiunto la Grassi – che a me, più che una sorta di prevenzione dell’abusivismo, sembra più una legalizzazione dello stesso”.

Ci ritroviamo al 90° minuto di una partita giocata male – ha esordito Andrea Volpi -. Ci si deve chiedere che tipo di applicazione si vuol dire alla legge, come si vogliono informare i cittadini e come si intende agevolare l’arrivo di finanziamenti. Non va sottovalutato l’impegno dei privati in tal senso, come pure l’esigenza di capire cosa si voglia intraprendere in termini di edilizia sociale popolare. Essenziale – ha aggiunto Volpi – sarà anche il comprendere come il Comune intenda mettere a disposizione i propri uffici e procedere poi ad una mappatura del territorio. L’esigenza – ha concluso il consigliere di Lanuvio per la Democrazia – è quella di evitare di navigare a vista e trascurare elementi importanti come la tutela dell’ambiente e del centrostorico, altrimenti si finisce per occuparsi di una goccia trascurando al contempo la reale portata del mare”.

A provare a mettere un po’ d’ordine, e a chiudere gli interventi, c’ha pensato il Primo cittadino Umberto Leoni: “la legge è stata fatta un po’ di corsa – ha premesso – ed ancora oggi assistiamo all’arrivo di circolari esplicative da parte della Regione. Noi andiamo solo a perimetrare l’ambito delle nostre scelte, nella certezza di non averr grandi aree dismesse da riqualificare e neppure grandi aree abusive da sanare. Il tutto grazie ad una particolare attenzione al territorio e ad un PRG spesso discusso. La grande sfida della prossima Amministrazione – ha aggiunto il Sindaco, che non sarà della partita nelle prossime Comunali – sarà capire cosa fare delle zone agricole E1 ed E2. La nostra forza urbanistica interna – ha aggiunto –, unita al nostro acume, ha disinnescato la portata esplosiva del nuovo Piano Casa, dandoci la possibilità di portare su binari di positività una legge che non ci piace”.

Dopo il via libera della maggioranza e l’astensione della minoranza si è passati a discutere in simbiosi i punti 4 e 5 dell’ordine del giorno, incentrati sulla necessità di procedere all’integrazione del Regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni e all’istituzione dell’Albo comunale dei compostatori domestici.

Ad esplicarne i contorni l’Assessore all’ambiente Jara Viglietti, che ha rammentato le tappe di avvio della Raccolta Differenziata Porta a Porta: “il via – ha puntualizzato – sarà nel mese di marzo per Campoleone e il mese di aprile per ciò che concerne Lanuvio centro. La Provincia – ha aggiunto – c’ha fornito 600 compostiere che saranno distribuite a quei cittadini che, attraverso un modulo, ne facciano richiesta. In concomitanza ci sarà una riduzione del 10% sulla tassa di smaltimento, verranno garantiti dei controlli a campione e le sanzioni andranno da 25 a 500 euro”.

A chi, come il capogruppo dell’Unione per Lanuvio, Bruno Ferranti, ha chiesto una maggiore sensibilizzazione dei cittadini per recepire appieno “quali elementi andranno differenziati e come” si è aggiunto il nuovo rimbrotto della lista Lanuvio per la Democrazia, che tramite il duo Volpi-Varesi ha arricchito il dibattito, ponendo all’attenzione “l’esigenza di porsi degli obiettivi prestabiliti, migliorando l’informazione e prevedendo degli incentivi più alti”.

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