CRONACA

NELLA NOTTE NEVE ANCHE DA MARINO A LARIANO

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Sembravano in procinto di restarne immuni, quasi si fosse creata una sorta di oasi felice (non certo per i nivofili incalliti però). A Roma la neve, anche piuttosto copiosa, e nei Castelli occidentali e meridionali solo acqua, a catinelle, praticamente ininterrotta. Una sorta di cappa di calore che ha protetto paesi la cui altitudine è ben più elevata di quella romana e che pure si sono ritrovati sotto venti umidi che poco avevano a che fare col Burian imperioso che sferzava la Città Eterna.

La neve, ma anche i disagi, è indubbio, erano rimasti confinati soltanto nella zona settentrionale di Roma e nella zona dei Castelli esposta ad oriente, con precipitazioni nevose consistenti tra Rocca Priora, Rocca di Papa, Monte Porzio e Monte Compatri. Proprio in queste zone i disagi, nonostante l’encomiabile lavoro degli uomini della Protezione Civile, sono stati tanti, con diverse famiglie costrette a fare a meno persino della corrente elettrica. Tanti i casi di alberi letteralmente spezzatisi sotto il peso della neve.

Poi, dicevamo, è successo che dopo la mezzanotte qualcosa è cambiato e la sferzata tiepida che sembrava poter continuare ad insistere su paesi come Marino, Grottaferrata, Albano e via dicendo sino ad arrivare a Lariano è pian piano crollata, iniziando proprio dai versanti meridionali della Capitale. La neve ha dapprima lambito le coste del litorale romano, scendendo persino ad Ostia; poi ha cominciato ad interessare anche Ciampino, poco prima della mezzanotte, prima di guadagnare gradualmente tutti i Castelli, approdando tra Ariccia e Genzano solo intorno alle 2. Pochi minuti ed anche Velletri è capitolata sotto i colpi di una sferzata di bianco, che in alcune zone poste verso il crinale del Monte Artemisio, in alcuni momenti, ha assunto le sembianze di una mini bufera di neve. Al momento a Genzano si segnalano discreti accumuli a terra. Nevica anche in riva ai due laghi castellani. Per ora tagliata fuori soltanto Lanuvio.

Ovunque ci sono precipitazione sono ormai nevose e i fiocchi attaccano al suolo senza più problemi. Le previsioni segnalano ulteriori possibilità di neve almeno sino a metà mattinata, anche se alcuni esperti si azzardano addirittura a prevedere nuovi possibili fenomeni nevosi sino al primo pomeriggio. Quanto al freddo la colonnina di mercurio scenderà ancora, specie nel momento in cui le precipitazioni cesseranno. Se per le zone dei Castelli interessate dal richiamo mite il paragone appare sacrilego, per Roma fare un accostamento all’85 non è più un’eresia. I disagi al risveglio saranno enormi e il consiglio, salvo casi improrogabili, è quello di tenere a bada le proprie vetture e restare a casa, o magari provare a valorizzare gli aspetti più misteriosi ed incantevoli di una natura che non lesina sorprese. 

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