Feb 14, 2012 POLITICA, PRIMO PIANO, Velletri Comments Off on Velletri, il PSI attacca l’Amministrazione: ‘manca la trasparenza’
Si fa sempre più ampia ed apparentemente insanabile la frattura tra il Psi di Velletri e la locale Amministrazione comunale. Dopo aver contribuito alla vittoria della coalizione guidata da Fausto Servadio, i socialisti hanno infatti preso le distanze dall’Amministrazione, criticata aspramente in molteplici occasioni. Questa distanza è parsa acuirsi nel pomeriggio di lunedì, quando presso la storica sede di via Borgia, il segretario Ottorino Carotenuto ha preso la parola per precisare alcune questioni relative alla revoca del contratto di una dipendente della Velletri Servizi spa, già Azienda Speciale Velletri.
Proprio Carotenuto, che dell’allora Azienda Speciale è stato presidente dalla primavera del 2008 a quella del 2010, ha ribadito tutte le sue perplessità per quanto sta avvenendo nella conduzione dell’azienda e nel suo intricato rapporto col Comune.
“Da quanto sta emergendo – ha esordito – si risalta ancor di più la distanza che si è creta tra noi e le posizioni del Pd e dell’Amministrazione comunale. Diversa la visione di fondo nei confronti di un’azienda che dall’Amministrazione è stata sempre stata inquadrata come un valore in perdita, quando invece è una grande risorsa, essendo l’unico motore in grado di generare soldi. In molti la considerano un carrozzone, ma avendola guidata ho avuto modo di constatare la serietà e le capacità del personale, che meriterebbe solo di essere meglio utilizzato. Ma questo non è avvenuto e l’azienda è stata utilizzata in maniera poco chiara e corretta. A questo punto era inevitabile che noi del Polo Laico, che alle Comunali abbiamo partecipato col Psi e Pri, facendo della correttezza e della trasparenza amministrativa il nostro cavallo di battaglia, fossimo costretti ad allontanarci da chi su questi temi ha invece preferito non soffermarsi”.
“Un anno fa – ha continuato Carotenuto spostando il tiro sulla novità di questi giorni, palesate dall’inchiesta di un settimanale locale – si rese necessaria l’assunzione a tempo indeterminato degli ausiliari del traffico. Si bandì un concorso, con tutta una serie di condizioni e requisiti, tra i quali la pregressa esperienza nella gestione del traffico. Un concorso che prevedeva 14 assunzioni, tanto che tutti e 14 gli ausiliari furono regolarmente assunti. A quel punto però, e non se ne capisce davvero il motivo, si è poi pensato di assumere una 15ma persona che non aveva neppure il requisito dell’esperienza nel campo e che all’espletamento delle prove totalizzò solo 19 punti, lontana, quindi, dai 21 necessari. Ciononostante fu assunta, pur non avendo il punteggio di idoneità, per poi essere impiegata come commessa in una farmacia comunale. Un anno dopo il bubbone è scoppiato col licenziamento improvviso di questa dipendente, attraverso procedimento in autotutela. Avendo ricoperto per 2 anni l’incarico di presidente so per certo che l’autotutela non si applica nel caso di un licenziamento, non essendo affatto la persona licenziata responsabile di quanto accaduto, essendo anzi la prima ad esserne danneggiata. Chi ha sbagliato deve spiegare perché lo ha fatto: la signora, madre di due figli, ha subito un danno economico e mi chiedo chi sia il vero autore del danno procurato e come si sia potuto procedere all’assunzione di una persona che non aveva i requisiti e l’idoneità per superare il concorso. Noi che ci siamo battuti per la trasparenza degli atti ci sentiamo in dovere di chiedere lumi, anche perché i soldi gestiti da quell’azienda sono dei cittadini. Purtroppo – ha aggiunto Carotenuto, riallacciandosi ai discorsi fatti in premessa – notiamo un atteggiamento della politica che allontana sempre di più i cittadini, e chi, come noi, vuole interpretare una politica che abbia la P maiuscola sente di avere il dovere di intervenire e denunciare certe cose”.
“La mia – ha poi ribadito più volte il segretario del PSI – non è una crociata personale, ma una lotta contro il sistema. Ai concorsi ognuno deve partire come gli altri ed avere stesse possibilità di successo. Ci si è lamentati a lungo degli errori delle precedenti amministrazioni ma così facendo si finisce per fare le stesse cose”.
Il ‘j’accuse’ di Carotenuto all’Amministrazione è poi continuando attraverso un passaggio sul caso delle dimissioni di Roberto Leoni dall’assessorato ai lavori pubblici: “quel passo non è stato chiarito come si doveva e ritengo incredibile che dopo quasi 4 anni il Sindaco si accorga che un suo assessore ha sbagliato ed in consiglio lo taccia di essere stato menzognero. Questo rivela appieno quanto quest’Amministrazione sia superficiale ed incapace di gestire un Comune come quello di Velletri”.
Oltre agli attriti di questi giorni Carotenuto non ha mancato di rispolverare i dissidi che hanno poi portato all’allontanamento definitivo dalle posizioni della Giunta comunale, cui il PSI ha smesso di dare qualsiasi supporto, sia pure esterno. “Siamo stati noi ad aver evidenziato che i famosi 10 milioni di euro di crediti relativi al servizio idrico fossero presunti e non riscotibili. Questo generò tensioni forti con l’Assessore al bilancio Pontecorvi, sino a portare al dissesto. Ma non è certo colpa nostra se in passato sono stati attribuiti più di un contatore dell’acqua a famiglia, generando presunti crediti nei confronti dei cittadini, che poi finivano in bilancio come residui attivi, con tanto di premi elargiti ai vari dirigenti”. “L’altra questione che ha generato dissidi è quella relativa al bilancio del 2008, quando l’Azienda Speciale chiuse con un credito nei confronti del Comune; il Comune approvò però il bilancio stralciando quel credito ed invitando l’Azienda a compensarlo attraverso economie di gestione, tanto che ci siamo ritrovati persino senza soldi per pagare le farmacie. Non a caso la Corte dei Conti c’ha dato ragione”.
“Capisco che il Comune è in difficoltà finanziarie ma non si possono addossare tutte le responsabilità all’ex Azienda Speciale. D’altronde – ha poi concluso Carotenuto – quando l’Amministrazione mi scelse lo fece per avere una garanzia di tutela della trasparenza e di certo non potevo trasformarmi nel cagnolino servile. Al posto della Gaibisso (l’attuale Presidente della Velletri Servizi spa), non avrei alcun dubbio: mi dimetterei!”.
Ai margini della conferenza si è parlato anche di un presunto ammiccamento con gli ex consiglieri del Pd Fabio Taddei e Vincenzo Bagaglini. Ve ne riferiremo a parte, in un apposito pezzo. Non lo perdete, sempre su ‘Castelli Notizie’.
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