Cultura

A FRASCATI NEL RICORDO DI ALBERTO MANZI

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Si è aperta lunedì 5 marzo e proseguirà sino al 12 marzo presso l’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini di Frascati, in piazza Marconi 6, la VI edizione delle iniziative dedicate alla lettura e alla letteratura per l’infanzia.

L’intera giornata di martedì 7 marzo sarà dedicata ad Alberto Manzi, che è stato un insegnante, personaggi televisivo e scrittore italiano, noto per essere stato il conduttore della trasmissione televisiva ‘Non è mai troppo tardi’, messa in onda dal 1959 al 1968.

Dalle ore 10, lettura condivisa del libro ‘Orzowei’, maratona di lettura per tutte le età, attraversando i luoghi della città. A seguire (ore 17 ) ‘Non è mai troppo tardi: omaggio al maestro Manzi ‘(intervengono: Sonia Boni Manzi, Paolo Mazzoli, in collaborazione con il Centro Studi Alberto Manzi). Per concludere ‘Corri ragazzo vai e non fermarti mai’ a cui partecipano gli Oliver Onions – Maurizio e Guido e De Angelis, il gruppo musicale Ladri di carrozzelle – Areanova con la collaborazione audio-video degli studenti dell’ITIS “E. Fermi”.

‘Non è mai troppo tardi’ fu concepito come strumento di ausilio nella lotta all’analfabetismo. Il programma riproduceva in televisione delle vere e proprie lezioni di scuola primaria, con metodologie didattiche rivoluzionarie per l’epoca (Manzi al suo “provino” strappò il copione che gli era stato dato e improvvisò una lezione alla sua maniera), dinanzi a classi composte di adulti, appunto analfabeti.

L’effetto della trasmissione, che andò in onda per quasi un decennio, fu certamente di grande interesse e di grande rilevanza sociale: si stima che quasi un milione e mezzo di persone abbiano potuto conseguire la licenza elementare grazie a queste innovative lezioni a distanza, svolte di fatto secondo un vero e proprio corso di scuola serale. Le trasmissioni avvenivano nel tardo pomeriggio, prima di cena, Manzi utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale scriveva, con l’ausilio di un carboncino, semplici parole o lettere, accompagnate sempre da un accattivante disegnino di riferimento. Usava anche una lavagna luminosa (per quei tempi assai suggestiva). La ERI (casa editrice della RAI) pubblicava materiale ausiliario per le lezioni, quali quaderni e piccoli testi.

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