POLITICA

Ancora una ‘prima’ per l’Ospedale dei Castelli, ma Gabbarini e Nieri insorgono!

Le autorità visionano la struttura

di Federica TETTI

 

Dopo mesi passati invano si torna a parlare dell’Ospedale dei Castelli. In mattinata la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha inaugurato la prima gettata nel cantiere per il nosocomio che sorgerà nel territorio di Ariccia, precisamente sul chilometro 11,500 di via Nettunense.  La struttura che costerà in totale 120 milioni di euro, sarà sovvenzionata inizialmente con 65 milioni a carico pubblico. Nella seconda fase dei lavori si procederà con l’ingresso dei privati.

Travagliata la storia dell’Ospedale, la cui idea di realizzazione risale al 1999; solo nel gennaio 2007 viene approvato il  progetto preliminare e nel 2010 quello esecutivo. Il 6 marzo del 2010, con la cerimonia inaugurale della prima pietra, alla presenza dell’allora assessore regionale alla Sanità Esterino Montino, il via ai lavori. Tutto si bloccò ben presto, visto che le indagini della Soprintendenza archeologica scoprirono nel sottosuolo  centinaia di ordigni bellici. Tra il marzo e il dicembre 2011 si è dunque provveduto allo sminamento di ben 400 bombe inesplose risalenti alla 2^ guerra mondiale.

Archiviata la rimozione possono finalmente riprendere i lavori, che entro 3 anni dovrebbero condurre alla consegna della struttura in cemento armato. L’ospedale si estenderà su 15 ettari di terreno, sarà una struttura di 3 piani con 285 posti letto tra cui 260 degenze, 59 day hospital, 20 solventi, 8 sale operatorie e 3 sale parto. Raccoglierà i reparti degli ospedali di Genzano, Albano e Ariccia, oltre che a fornire assistenza, per la sua posizione, anche alle zone di Aprilia e Pomezia.

La colata di cemento armato ha avuto inizio in mattinata alla presenza della Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, accompagnata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e ai lavori pubblici, Luca Malcotti, dall’assessore all’Ambiente, Marco Mattei, e dal vice presidente del consiglio regionale Bruno Astorre.  Ad accogliere la Polverini è stato il Direttore Generale della Asl Rm H, Alessandro Cipolla, insieme al Direttore Sanitario, Amedeo Cicogna. Presenti anche i Sindaci di Albano, Nicola Marini, di Genzano, Flavio Gabbarini, di Marino, Adriano Palozzi, e il Commissario prefettizio di Ariccia, Enza Caporale, ‘scortata’ da Emilio Cianfanelli (ancora in attesa del ricorso al Consiglio di Stato, ndr).

“Nel 2010  presenziammo già ad una cerimonia di inizio lavori – ha asserito il vice presidente del consiglio regionale Astorre – ma poi ci fu una fase complicata a causa della scoperta di 400 ordigni bellici risalenti allo sbarco di Anzio, su questa che era la direttrice tra Anzio e Roma. Questa è un’opera necessaria: l’ospedale non è né di destra né di sinistra, non ha colore politico, ma verrà realizzato esclusivamente per il bene dei cittadini. Speriamo che nei prossimi 3 anni i lavori procederanno senza problemi e la presidente Polverini possa tornare ad inaugurare lo stabile”.

“Oggi diamo concretezza a questo Ospedale rimasto troppo tempo sospeso – ha dichiarato la Governatrice – .Finalmente possono partire fattivamente i lavori. Quando siamo arrivati erano stati bloccati dai ministeri vigilanti in quanto ciò che era stato fatto fino a quel momento non era in linea con il commissariamento. Noi siamo riusciti a ribaltare una situazione molto delicata, sebbene la Regione sia ancora commissariata e la crisi economica in atto non faciliti gli investimenti. Sarà una struttura all’avanguardia dal punto di vista delle specialità che potrà ospitare e sarà in grado di dare una risposta complessiva a tutte le esigenze del territorio anche con reparti che prima non c’erano. Ma oggi siamo qui per una cosa bella – ha concluso Renata Polverini – quindi ringrazio tutte le maestranze che stanno lavorando ed  invito tutti a godersi appieno la giornata”.

Non ha nascosto le sue preoccupazioni per un possibile, forse ineluttabile intervento dei privati, Emilio Cianfanelli.  Particolarmente critico e molto preoccupato della gestione dell’emergenza e della situazione attuale, invece il Primo cittadino di Genzano, Flavio Gabbarini: “stiamo facendo un’inaugurazione da programma, facciamola pure – ha commentato Gabbarini – ma non si può abbassare il livello di attenzione sul profondo disagio che vivono i nostri ospedali.  Nell’attesa dei prossimi tre o quattro anni – ha aggiunto il Primo cittadino genzanese uscendo dai convenevoli di rito – io sono fortemente preoccupato per la gestione dell’emergenza e dell’urgenza  relativa al presente”.

Ancora un punto d’avvio, allora, per un nuovo Ospedale che tanto nuovo non è più. Immediata, dopo l’inaugurazione, la replica stizzita di Luigi Nieri, capogruppo regionale di Sinistra Ecologia e Libertà. “L’avvio dei cantieri dell´Ospedale dei Castelli – ha detto – è senza dubbio una buona notizia, ma molte sono le perplessità. Si tratta di un´opera in cui i privati giocheranno un ruolo importante, differentemente da come aveva immaginato la precedente Amministrazione che l´aveva intesa come struttura sanitaria interamente pubblica. Cosa dovremmo attenderci, dunque, per il futuro? Cosa significa che `il resto delle risorse sarà messo dai privati´? Che dobbiamo aspettarci un´opera pubblica gestita dai privati?”. “Nel frattempo – ha continuato Nieri – la sanità dell´area dei Castelli versa in gravi difficoltà, soprattutto a causa del Piano di riordino della rete ospedaliera del Lazio. La riorganizzazione della rete ospedaliera di quest´area avrebbe dovuto tener conto dei tempi di realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli. Così non è stato. Inoltre non c’è traccia di investimenti nei servizi territoriali. Oggi, invece, per molti cittadini di questo territorio il diritto alla salute non è garantito. Si è proceduto con il taglio dei posti letto, senza calcolare il fabbisogno del territorio. Molte strutture ospedaliere, come quella di Velletri, sono al collasso anche a causa della scadenza dei contratti di molti operatori sanitari precari. I 2 pronto soccorsi esistenti, inoltre, non riescono a garantire le prestazioni adeguate visto l´elevato numero di persone che chiedono assistenza. In queste ore, inoltre, circolano notizie su un possibile accorpamento dei reparti di Ostetricia e Ginecologia e Pediatria degli ospedali di Marino e Genzano: saremmo di fronte a un´altra tegola per la sanità di questo territorio ed allora la Presidente Polverini, dunque, anziché continuare a fare solo promesse per il futuro, dovrebbe occuparsi del presente e garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini di un´area vessata da tagli e ridimensionamenti senza criterio”.

 

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