Attualità

PROGETTO ‘PLUS’, “COSI VELLETRI TORNERA’ A RISPLENDERE”

Plus

 

Al centro il Sindaco Servadio. Alla sua sinistra l’architetto Sollami e alla sua destra l’architetto Ronzani (foto Alberto MARIANI)

Una nuova Velletri, moderna, verde e funzionale. Una Velletri a misura d’uomo, al passo coi tempi, ma in sintonia con le tradizioni più riuscite del passato. Una Velletri quasi da Libro dei Sogni, ma di quei sogni che possono trasformarsi in realtà, quella presentata giovedì pomeriggio nella Sala delle Lapidi del Palazzo Comunale. Tanti gli accorsi alla presentazione del Progetto PLUS, finanziato dalla Regione Lazio con fondi europei. L’Amministrazione veliterna, forte dell’apporto dei tecnici in forza al Comune, ha redatto un piano di lavoro che ha già superato il primo step tra quelli che serviranno ad arrivare all’ottenimento dei fondi a disposizione, predisposti per Comuni con una popolazione superiore ai 25mila abitanti.

Tra i convenuti Cinzia Felci, direttore della programmazione economica della Regione Lazio, vecchia conoscenza dell’entourage comunale.  Sul tavolo dei relatori, al centro, il Sindaco Fausto Servadio, che non ha nascosto la soddisfazione per un lavoro di equipe che potrebbe dare un volto nuovo ad una parte sostanziale di Velletri: alla sua destra l’architetto Alvaro Ronzani, alla sua sinistra l’architetto Maurizio Sollami.

Orgoglioso il Primo cittadino, che dinanzi ad una sala gremita ha ricordato come tra i 30 progetti presentati sia stato proprio quello messo a punto da Velletri ad ottenre il voto più alto.

I numeri: quasi 12 milioni in arrivo dalla Regione, nel caso si arrivi a dama; altri 12 quelli che arriverebbero dall’apporto di capitale privato, per un totale, quindi, di 24milioni di euro.

“Per riuscirci – ha premesso Fausto Servadio – servirà l’impegno di tutta la comunità, in un momento di sostanziale difficoltà per il territorio. Quello che andiamo a presentare – ha aggiunto – è un progetto a 360 gradi, che avrà implicazioni non solo infrastrutturali, ma anche ambientali, culturali e sociali”. “Nel frattempo – ha chiosato il Primo cittadino – non siamo stati certo con le mani in mano”, con chiaro riferimento alle illustrazioni preparate nella sala, dove hanno fatto bella mostra di se alcuni progetti avviati dall’inizio della consiliatura tuttora in itinere. Tra questi, il nuovo Tribunale: “attualmente – ha premesso Servadio – paghiamo al Ministero 1milione di euro l’anno tra affitto e guardiania. Da qui il nostro progetto di uno stabile di 7mila metri quadrati, il doppio dell’attuale, che è già stato approvato dal Ministero e che tra 12 anni diventerebbe di proprietà comunale con la stessa cifra che spendiamo ora per l’affitto passivo. Quando sarà terminato il Comune metterà persino in cassa 300mila euro annui”. Altro progetto destinato alla nuova costruzione la nuova caserma in via Eduardo De Fillippo, dove verranno ospitate la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale e il Commissariato di Polizia, ora costretti in locali non adeguati. “Abbiamo un terreno in via De Filippo – ha dichiarato Servadio – e metteremo al bando la costruzione della caserma: al termine avremo un edificio di proprietà comunale a costo zero”.

Tra gli altri in dirittura d’arrivo un progetto che abbatterà le barriere architettoniche che precludono un agevole accesso al Comune, coi diversamente abili che potranno usufruire di una piattaforma mobile apposta proprio accanto alla statua di Cesare Ottaviano Augusto.

Una rotatoria con tutti i crismi del caso in arrivo alla stazione (con al centro una statua di Giovanni Paolo 2°), come anche alla rotatoria Cigliolo – Peschio. Attesa per l’avvio del rifacimento nel resto del Corso della Repubblica, nel tratto tra piazza Mazzini e San Martino. Buone notizia (quantomeno dal punto di vista strutturale) per l’Ospedale, “che entro la fine dell’anno sarà in completa sicurezza”. Riqualificazione in arrivo anche per l’edificio ex Marzuolo, che ospiterà la Velletri Servizi spa e la Protezione Civile, “eliminando cosi, quasi completamente, gli affitti passivi sul groppone dei conti comunali”.

“Tutto ciò – ha aggiunto Servadio – si inserisce in un contesto che ha preso il via 4 anni fa,  grazie anche all’operato dell’ax Assessore Leoni, e che comprende il recupero dell’edificio di Piazza Pagnoncelli, la nuova Caserma di San Martino, i lavori nell’edificio di via Novelli e la scala mobile di via degli Atlantici. Una progettualità dipesa dalla volontà di rendere più appetibile la città e stimolare la gente a venire a Velletri”.

Ben più articolato, comunque, il progetto Plus, che va ben oltre i semplici interventi infrastrutturali.

“Gli interventi, se si arriverà al termine dell’iter progettuale, riguarderanno il comparto occidentale della città, la Velletri di ponente, quella con maggiore concentrazione di edifici storici  e con forti implicazioni socio-culturali. In questo contesto rientrano i lavori nell’area dell’ex Coprovi, dove è previsto il tombamento della ferrovia, la costruzione di 2 piani di parcheggi e la concomitanza di attività residenziali e commerciali. Nella adiacente Villa Marinaro verrà invece aperta una scuola dell’infanzia, con contemporanea cessione al Comune degli spazi verdi, con implicazioni anche per la strada che collegherà quella zona di Velletri direttamente a via Fontana della Rosa, una sorta di bretella che dovrà snellire notevolmente il traffico urbano”.

A Ronzani il compito di svelare dettagliatamente il progetto, che, lo ha ribadito in premessa, “c’ha visto all’opera alcuni mesi”. “Le Vie della Cultura” il titolo del progetto, che verte proprio sulla progettazione, il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico del ponente di Velletri, come motore di un modello di sviluppo sostenibile e di integrazione sociale. “Abbiamo guardato a quella parte della città oggi meno dotata di infrastrutture e servizi, in cui persistono contenitori storici degradati, come la ‘Casermaccia’, l’ex Convento del Carmine, la chiesa di San Francesco e l’area delle Santissime Stimmati. “L’ex convento del Carmine sarà un po’ il fulcro di tutti i progetti: vi si ospiterà la biblioteca comunale e diventerà il centro culturale della città, concentrandovi tutte le attività culturali, affinchè diventi una Casa della Cultura e della Musica. Una galleria d’arte moderna ed una pinacoteca saranno invece gli obiettivi per l’ex chiesa di San Francesco. L’area delle Santissime Stimmati sarà un’ulteriore occasione per musealizzare una nuova area in pieno centro storico, una sorta di ‘Antiquarium’ di estremo livello culturale.  Il tutto sarà quindi inserito in un continuum ideale intorno alla vie della cultura, in una sorta di trattore culturale per rivalorizzare siti che in passato erano essenziali per la nostra comunità e che dovranno a tornare ad essere un punto di riferimento per le nuove generazioni, riconquistando la gloria passata”.

Un progetto a tutto tondo, quindi, che si occuperà anche di fornire nuovi servizi, al di là del rifacimento di nuove opere. Non mancheranno gli spazi verdi, col parco naturale che sostituirà il fosso di Sant’Anatolia, che verrà recuperato dal degrado attuale, ponendo fine ai numerosi scarichi abusivi che lo affliggono da tempo, con un nuovo collettore fognario moderno e funzionale. Un parco naturale, quindi, che arriverà fino al ponte della ferrovia, dove diventerà un parco naturale attrezzato. Un continuum di verde, pertanto, che partirà da Fontana della Rosa e arriverà al Nodo di Scambio.

“Le vie della cultura – ha ripreso ed articolato il concetto Maurizio Sollami – alimentano l’innovazione, intesa come l’introduzione nel sistema economico di un’invenzione. In ambito urbanistico – ha rimarcato – spesso i limiti derivano proprio da approcci troppo settoriali, mentre questo progetto ha il merito di interessarsi in maniera armonica  e completa ad una parte della città, con una componente infrastrutturale di sostegno alle imprese. Il motore di tutto sono le attività culturali e commerciali, senza le quali il resto si inceppa. In questo contesto un grande ruolo è riservato al rilancio del Centro Commerciale Naturale, tramite anche l’ausilio di Sistemi Integrati Multimediali, audioguida fotovoltaiche, totem multimediali, e sistemi integrati su smart-phone e tablet. L’obiettivo – ha aggiunto Sollami – sarà quello di caratterizzare ogni via per la sua specificità: avremmo allora una via degli orafi, una del vino, della cucina, del benessere, delle tipicità e della cultura e delle arti”.

A riportare tutti sulla terra, ma più per spronare a non abbassare la guardia che per disilludere, è stata proprio Cinzia Felci, che ha rammentato ai presenti come Velletri sia entrata nella seconda fase insieme a 16 Comuni. “Ci sono delle fasi di valutazioni intermedie – ha però rimarcato la Felci – per le quali se lo stato di avanzamento non sarà quello previsto verrà ritirato l’intero finanziamento”. Come dire, al di là del bel progetto presentato sarà essenziale che il lavoro non abbia alcun intoppo e che tutto proceda con celerità ed impegno collettivo. In questo caso allora si che una parte di Velletri tornerà davvero a  splendere di nuova luce.

Più informazioni
commenta