Attualità

Nuovi cassonetti e ispettori ambientali, ma il porta a porta quando parte?

Indecorosa la situazione del Nodo di Scambio di Velletri

di Maria Lanciotti

Che felicità, che scoppio di grascia, che rinnovamento, poter vantare oltre 100 cassonetti nuovi – di varie tipologie, intendiamoci – sparsi per la città nelle ultime settimane e alcune altre centinaia in arrivo promessi dalla Volsca Ambiente e Servizi, che pare voglia dare l’anima nell’impresa titanica di riportare Velletri alla luce, dissotterrandola dalla stratificazione di rifiuti indifferenziati che da anni la sommerge.

Ovviamente, i nuovi contenitori non sono stati posti dove in un prossimo futuro partirà la raccolta differenziata porta a porta, sperando che siano gli attuali utenti a fruire del nuovo servizio e non i loro eredi che dovranno vedersela con la tecnologia avanzatissima che qui a Velletri ancora non muove un passo. In vista di quello che sarà (meglio tardissimo che mai), due signori ispettori regolarmente nominati dalla Volsca Ambiente e Servizi vanno in giro a controllare l’ambiente e a penalizzare quei cittadini che eventualmente non si fossero accorti che qualcosa è cambiato, e che la corretta raccolta dei rifiuti è diventata ormai un ‘Dovere Civico e Morale’.

Messa così la faccenda non si presenta male, sembra l’inizio di una nuova era tutta da scoprire e valorizzare, un esperimento agli albori di una nuova civiltà. E chissà che non valga anche qui la parabola evangelica secondo cui gli ultimi saranno i primi, e magari i veliterni dimostreranno di avere senso civico da vendere – e senza bisogno di minaccia di sanzioni – se messi in condizione di poterlo fare. In attesa degli effetti di questo prodigioso slancio nel miglioramento del servizio, sarebbe opportuno che chi di competenza si facesse una passeggiata alla stazione a piazza Martiri d’Ungheria e rivolgesse uno sguardo, al capolinea delle autolinee, a quell’opera costosissima che porta al sottopasso ferroviario, diventata un monumento alla vergogna, luogo completamente abbandonato a se stesso dove regna la sporcizia e l’incuria più assoluta sotto lo sguardo indifferente di chi ormai si è abituato a tutto. Non è con l’acquisto di anacronistici cassonetti e di nuovi automezzi e disposizioni che si forma la coscienza civica, ma con la tutela costante del bene pubblico da parte di chi è deputato alla sua custodia, e ciò non avviene mai a comando ma richiede i tempi di ogni buona formazione. E comunque l’importante è partire e non demordere, favorendo una fattiva collaborazione con la cittadinanza che forse non chiede altro.

 

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Sporcizia e degrado nel sottopasso della stazione

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