Attualità

“Non inquinate la lotta dei ‘NO INC’ – La manifestazione vista dai cittadini

albano

di Maria Lanciotti

Tutto si è detto e di più sull’infelice conclusione della manifestazione contro l’inceneritore che si è svolta sabato 14 ad Albano. Da parte nostra abbiamo ritenuto opportuno raccogliere le voci dirette di chi si trovava sul posto ed ha assistito ai fatti, e può dire la sua anche esprimendo la propria opinione sulle ragioni della manifestazione. Ecco alcune testimonianze – soprattutto di commercianti – che rispecchiano altri commenti rilasciati dai cittadini incontrati lungo il percorso seguito dal corteo, con partenza e arrivo a piazza Mazzini.

ELISABETTA, 37 ANNI: “Ho visto partire normalmente il corteo, tranquillo come sempre. Non ho seguito molto la vicenda ma secondo me si dovrebbe trovare una alternativa valida all’inceneritore, penso che dovrebbero prima pensare alla differenziata. Per il resto lascio decidere a chi ci dovrebbe capire più di me”.

CLAUDIO, 57 ANNI: “Penso che come manifestazione sia giusta. Si è allargata a dismisura con la presenza di gente cui non interessa il problema dell’inceneritore, ma viene per fare mostra o sfogare rabbia personale. Non c’è stato niente di veramente grave, questi qui hanno fatto tanti cortei quando erano pochi ma buoni, adesso sono in tanti ma con una percentuale di gente sbagliata. Io sono favorevole alla manifestazione, anche se si crea il problema per le attività. Però quando vedo l’esibizione degli stupidi mi dà fastidio. Loro (i NoInc, ndr) sono da ammirare, solo che forse si è attaccata a questo carro gente che non fa parte di questa comitiva. C’è confusione. Un corteo di gente giusta cui si sono aggregati pazzerelli e malati di protagonismo. Stiamo avvalendoci di un diritto, a cercare di difendere i diritti nostri. I blindati stavano lì per folklore per quella piccola parte di deficienti, soldi che si potrebbero risparmiare. Ti posso garantire che non è successo niente, correvano tutti e basta”.

MARTINA, 26 ANNI: “La manifestazione è stata tranquilla come sempre, solo per la gente, e la piazza era piena. C’erano tante famiglie con bambini, come sempre. Solo che i politici quando decidono non stanno a sentire nessuno. Sono d’accordo con loro (i No Inc, ndr), questa cosa dell’inceneritore e dell’inaugurazione del Policlinico a due passi fa proprio ridere, così prima ci curano e poi ci riammazzano. Ne hanno fatti tanti di cortei e non è mai successo niente. È giusto manifestare, non si può morire senza averci almeno provato”.

GIOVANNA, 28 ANNI: “Io non c’ero, di questa cosa non me ne interesso, ho visto solo qualcosa in televisione”.

FERRUCCIO, 64 ANNI: “No, io non c’ero, non ne sapevo niente”.

I manifesti affissi ad Albano

E così via, ma in sostanza le opinioni concordano e si ripetono, e l’impressione che se ne ricava è un coinvolgimento relativo e poco documentato, che comunque denota approvazione. Per la città sono affissi i manifesti che invitano la cittadinanza a partecipare al corteo contro l’inceneritore, e per capire se la cittadinanza ha raccolto l’invito ci rechiamo direttamente a Palazzo Savelli a piazza della Costituente, dove fortunosamente incontriamo il Sindaco che sta arrivando in municipio.

Il Sindaco Marini non può dirci nulla sull’accaduto di sabato poiché non era alla manifestazione per ‘impegni pregressi’, ma ci accompagna personalmente nell’ufficio di LUCA FAENZA, suo portavoce, disponibilissimo: “da sempre abbiamo appoggiato la lotta del movimento No Inc. Mai è venuto meno il nostro apporto e sostegno, a maggior ragione dopo la sentenza del Consiglio di Stato abbiamo ritenuto la sentenza la battaglia di tutti i cittadini di Albano. Abbiamo allertato tutti anche con l’affissione dei manifesti, il Sindaco non era presente per motivi familiari, ma c’era tutta l’Amministrazione: vice sindaco e assessori comunali. Al corteo c’era una partecipazione nutrita, articolata. È stato bello vedere molti esponenti di partito partecipare a titolo personale, i rappresentanti di Genzano e di Albano sfilare con la fascia tricolore a testimonianza della presenza dei Comuni. Il corteo è stato ineccepibile, si è svolto benissimo. Ho notato che c’erano parecchie sigle che in tante manifestazioni precedenti non avevo mai visto. A mente fredda, ricordo di aver notato orde di adolescenti e neo maggiorenni che sfilavano con entusiasmo ma, senza generalizzare, era evidente all’occhio di chi aveva visto altre manifestazioni che non facevano parte di quelle che sono le aree che portano da anni avanti la battaglia contro l’inceneritore. A piazza Mazzini, a conclusione del corteo, c’era il comizio di chiusura. Nel defluire verso la piazza la testa del corteo, un gruppo di persone misto ad adolescenti, incurante delle indicazioni della questura e delle Forze dell’Ordine sul tragitto definito, forse non si sono accontentati e hanno costeggiato Villa Doria proseguendo verso la Nettunense, ma l’hanno vista col cannocchiale perché la polizia li ha subito bloccati. La polizia e i carabinieri erano in tenuta normale, hanno indossato gli scudi quando con i blindati hanno dovuto correre dietro a questi che scappavano. In questi casi basta una parola, un movimento, che si sfocia nella scaramuccia. I ragazzi sono corsi verso Villa Doria, la polizia ha contenuto questa cosa, a questo punto si è sentita una fragorosa botta, ma cosa fosse successo prima non so, forse qualche tafferuglio. Chi vuole bene a questa lotta deve capire che da parte dell’Amministrazione e determinate forze politiche ci sono amici e non dei nemici. Ad esempio il Pd di Albano si è dissociato dagli organi sovraccomunali perché la tutela dell’Ambiente viene prima di ogni logica politica”. L’inceneritore si farà? “I fatti ci dicono che purtroppo si farà – così risponde alla nostra domanda il portavoce del Sindaco Marini – però le dico che finché ci sarà questa Amministrazione e finché ci sarà la volontà di tanti cittadini di dire no all’inceneritore, la nostra voce sarà sempre quella: no all’inceneritore. Finché avremo voce e anche quando non avremo più voce troveremo altri modi per dirlo: noi non vogliamo l’inceneritore. Però bisogna fare una doverosa riflessione dopo quanto accaduto sabato: se la lotta è comune e la volontà è comune non si può permettere a chi non ha mai fatto parte di questa lotta di diventare il protagonista in negativo della ‘nostra’ lotta. A brevissimo stiamo organizzando come Amministrazione Comunale un momento di riflessione, perché sentiamo il bisogno di fermarci un attimo e di fare assemblea pubblica e aperta a tutti, che già era decisa prima della manifestazione ma adesso urge per riflettere sull’accaduto. Questa lotta non può essere macchiata da sconsiderati che non sanno nemmeno perché scendono in piazza”.