FLASH – di MARIA LANCIOTTI
In piazza Martiri D’Ungheria, dove oltre un mese fa si creò una voragine in cui un autocarro rimase incastrato – e ci vollero i pompieri per tirarlo fuori – si trova ora una buca enorme transennata che intralcia la circolazione su gran parte del piazzale della stazione. I lavori partiti dopo la rimozione dell’autocarro, nell’area completamente chiusa con teli di protezione, andarono avanti celermente con gli addetti pronti ad allontanare eventuali curiosi, finché un bel giorno scomparvero i teli, scomparvero gli operai e la buca si presentò in tutta la sua profondità ed estensione, ben squadrata e ripulita, come si può ammirarla ancora oggi. E ognuno che passa da quelle parti si chiede: “Che cosa ne sarà di essa?”.
Poi, vedendo che lo specchio d’acqua nella struttura del sottopasso ferroviario continua ad allargarsi fino a riflettere il movimento di mezzo piazzale, e nessuno che se ne occupi e preoccupi, almeno apparentemente, spunta fuori l’ideuzza che forse la buca si potrebbe utilizzare come piscina comunale, coperta o scoperta, naturalmente dopo i necessari lavori di rifinitura. Ma quasi certamente riprenderanno i lavori di ripristino e un bel giorno la buca sarà colmata e ricoperta col manto stradale e tutto tornerà come e meglio di prima.
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