POLITICA

GENZANO, SVOLTA NEL ‘CASO LUSI’: CHIESTO L’ARRESTO

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Clamorosa svolta per il ‘Caso Lusi’, l’ex tesoriere della Margherita, divenuto celeberrimo a Genzano dopo l’acquisto di Villa Cedro. E’ di questi minuti la decisione della Procura di Roma di richiedere al Senato l’autorizzazione all’arresto di Luigi Lusi, accusato di appropriazione indebita in relazione a un ammanco di almeno 20 milioni di euro dalle casse della Margherita.

Agli arresti domiciliari la moglie del senatore e due commercialisti: l’accusa, per tutti, è di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. La richiesta di autorizzazione a procedere all’arresto è stata sollecitata dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci, titolari dell’inchiesta sulla appropriazione di fondi dalle casse della Margherita. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Simonetta D’Alessandro. Le misure cautelari sono state notificate dagli uomini del Nucleo di Polizia valutaria della Guardi di Finanza. “Sconcerto” è stato espresso dal legale di Lusi, l’avvocato Luca Petrucci, “tenuto conto che il provvedimento arriva dopo un’ampia confessione. Dopo aver messo a disposizione della Margherita tutti i beni immobili oggetto di contestazione – ha aggiunto il legale – viene disposta una misura cautelare che non si comprende su quali elementi nuovi si basi”. Dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa nazionale proprio mentre si stava recando a Genzano dal suo assistito, che ha definito il provvedimento giuridico “abnorme”.

Diverso il commento dell’avvocato Titta Madia, che tutela gli interessi del disciolto partito: “tutto questo dimostra ancora una volta che la Margherita e i suoi esponenti sono stati vittime di un reato molto grave”.

 

 

 

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