“Villa Lusi diventi il luogo della cultura dei Castelli Romani!”. E’ questo l’appello che arriva dalle biblioteche riunite nel Sistema Bibliotecario Castelli Romani.
“Villa Holdert (il suo vero nome), indecente e oscura pagina della storia italiana, potrebbe diventare il luogo della cultura dei Castelli Romani. Una grande vetrina dei nostri Comuni, dei nostri talenti, delle potenzialità insite nelle competenze e nei saperi dei nostri giovani. La mancanza di un luogo, di uno spazio fisico dedicato alla conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue molteplici, ma ancora inespresse potenzialità, è sempre stato da ostacolo alla concreta realizzazione e sviluppo di un sistema territoriale integrato in grado di fare rete tra soggetti diversi, nonché favorire il confronto e lo scambio tra le diverse professionalità. Le biblioteche – si legge nell’appello del Sistema Bibliotecario – hanno cercato di sopperire a tale vuoto, ma certamente sono state e sono insufficienti per dare il giusto spazio di espressione e diffusione alle diverse realtà castellane. Il Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani (SBCR) e la Fondazione Cultura Castelli Romani (FCCR) – che raccolgono l’adesione dei 17 Comuni dei Castelli Romani – si propongono come gli enti più adatti in questa circostanza ad acquisire Villa Holdert. Che Villa Holdert divenga dunque una risorsa per i Castelli Romani! Che questa villa, appartenente di diritto al nostro patrimonio storico, torni ad essere protagonista nella sua ben più nobile funzione di incubatore e laboratorio della cultura, un luogo aperto a tutte le realtà sane, nell’offrire alle associazioni, alle aziende, ai singoli cittadini una importante opportunità di incontrarsi, scambiare idee e progetti, produrre nuovi contenuti e nuovo valore”.
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