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Velletri, raccolta firme contro l’impianto di compostaggio (l’8 giugno se ne parlerà da ‘Frutti Felici’)

compostaggio

E’ stato un via libera che pareva aver ottenuto solo applausi, quello che il consiglio comunale veliterno, all’unanimità, aveva dato poche settimane or sono all’impianto di compostaggio che dovrà sorgere nelle adiacenze dell’ex discarica di contrada Lazzaria, nelle campagne a sud di Velletri. Lo scopo quello della gestione anaerobica con produzione di energia della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti.

A rompere l’idillio tra quanto ideato e quanto si intende fare le rimostranze di alcuni agricoltori della zona, nettamente contrari all’ipotesi paventata nell’aula consiliare. La contrarietà è quindi arrivata proprio da dove l’eccellenza della produzione eno-frutticola veliterna opera quotidianamente assicurando qualità e spessore ai propri prodotti. E’ cosi per i kiwi, le pesche, i fiori, le fragole, le uve, e tutte quelle primizie che nel territorio abbondano.

Di questo si parlerà dettagliatamente nell’incontro previsto per venerdì 8 giugno, a partire dalle 18, con l’onorevole de ‘La Destra’ Roberto Buonasorte, che si terrà presso l’azienda Frutti Felici, gestita da Gianluca De Felice. Vi parteciperà anche Fausto Felci, responsabile de ‘La Destra’ dei Castelli, in prima fila al fianco dei produttori: “è assurdo – ha detto – che vi sia stato un via libera del genere in una zona che è tutt’altro che industriale, ma vive invece sulla produzione agricola. Pazzesco, inoltre, che sia stata data l’autorizzazione per una struttura da 10mila metri quadri, alta ben 12 metri. La proposta – ha aggiunto Felci – fu fatta già una decina di anni fa ma io fui subito contrario, visto che così facendo distruggeranno una zona ad alta vocazione agricola, incentivando un via vai di camion che finiranno col penalizzare le nostre eccellenze”.

Gianluca De Felice mostra una cassa di kiwi prodotta nella sua azienda

Contro quello che hanno definito uno ‘scempio’, gli agricoltori si stanno unendo con una raccolta firme che vada proprio ad ostacolare l’impianto di compostaggio. Tra i più contrariati proprio Gianluca De Felice, la cui azienda, nota in tutto il mondo per la bontà e la qualità dei propri kiwi, verrebbe a suo dire fortemente penalizzata. Proprio lui uno dei primi ad aver definito ‘mostro’ un progetto che per la politica non produrrà invece alcun danno, costituendo invece una risorsa da non disperdere. La sua azienda produce kiwi su una distesa di oltre 150 ettari e dà lavoro a circa 50 addetti. Tutto questo, a detta di De Felice, rischierebbe di essere “seriamente compromesso con la creazione del mostro, che sarà costruito in una zona agricola e non industriale. Già noi produttori siamo fortemente penalizzati dai prezzi bassi applicati sul mercato, che avremmo fatto volentieri a meno di questa assurda novità. Chi li comprerà più i prodotti a chilometri zero – conclude De Felice – se invece di salvaguardare le nostre produzioni agricole e puntare sulla qualità agroalimentare come strategia di sviluppo e fonte di nuova occupazione si preferisce azzopparla con tali scelte?”. 

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