‘IL VERBO DELLA DOMENICA’ – Il seme germoglia e cresce

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Dal Vangelo secondo Marco 4,26-34 a cura di Don Gaetano Zaralli

 

[26] Diceva: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; [27] dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. [28] Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. [29] Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura”. 

[30] Diceva: “A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
[31] Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; [32] ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”.
[33] Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
[34] Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.


***

 

“…il regno di Dio…”

Non è facile contenere il significato dell’espressione “Regno di Dio” nel tratto di poche righe, anzi, quando si pensa di aver detto tutto sull’argomento, si scopre che in un’altra pagina del vangelo le immagini e i concetti vanno oltre  i confini già diligentemente delimitati. Mi piace dover rincorrere la verità quando sfugge come anguilla alle voglie possessive della mia mente. Forse è questo il presupposto di una fede: non avere mai la certezza di possedere le ragioni della sua consistenza.

 

“…è come un uomo che getta il seme nella terra…”

Cosa c’è di meno prevedibile della storia di un seme affidato alla terra perché con l’aiuto delle stagioni diventi pianta?… Il gesto dell’uomo che getta il seme è la speranza che si affida e si fida di madre terra…

Dopo la semina resta solo la pazienza di attendere, attendere che la meraviglia del virgulto spunti inaspettata e pervada l’anima; poi ci sarà la trepidazione delle piccole foglie che cresceranno al sole; poi il virgulto sarà giovane tronco dai ramoscelli incerti, pudichi nel mostrare i primi boccioli pregni di vita… Ormai la pianta è adulta e tutti si aspettano da lei l’ombra che protegge dalle arsure, e il frutto che alimenta lo spirito… Due dimensioni che non possono mancare, nel costruire il Regno di Dio… Allora ho capito cos’è il Regno di Dio?… Il compiacimento che nasce da una bella predica muore purtroppo nel giro degli attimi che conducono dalla evanescenza del sogno alla cruda realtà.

Probabilmente i discepoli chiedevano ulteriori spiegazioni, volendo aggiustare la loro mente agli schemi nuovi  che il Maestro dettava loro… Ma è sempre così tragico e faticoso passare dalle abitudini  secolari alle istanze che il presente avverte come necessarie per il ringiovanimento del carrozzone?…  Peccato che le istituzioni, quelle sacre, dicono che certe tradizioni sono intoccabili, perché vengono da Dio, e lo dicono anche se Dio stesso, a furia di parabole, dimostra loro il contrario.

 

   “…ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.”

E’ la prima volta che, leggendo il vangelo, mi capita di riflettere su l’inciso “in privato”. E se mi considero discepolo, palpita il cuore all’emozione di godere di una intimità col Maestro. Ancora e ancora una volta il Maestro spiega ogni cosa… e non si stanca e non va su tutte le furie, perché non sono gli alunni  a essere testardi, ma sono i giorni della storia a cambiare continuamente… E’ giusto, perciò, che la Chiesa  continui nel tempo ad aggiornare i riti, ma non solo…

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