Attualità

Velletri, ancora testimonianze sulle apparizioni della Madonna all’Acqua Donzella

 

di Daniel Lestini

 

La folla è la stessa di sempre: c’è chi vi si reca con curiosità, chi con lo scetticismo di chi vuole saperne di più. Chi, ancora, perché animato dall’intima certezza che su quel monte qualcosa di misterioso accada davvero. La chiamano fede, la chiamano devozione. C’è chi la chiama speranza, chi, spingendosi oltre, la dipinge come un’illusione. Decine, centinaia, poi migliaia le persone che dall’ottobre del 2010, a frotte, guadagnano la cima del pendio, proprio a ridosso della sommità di quel Monte Artemisio tanto caro a veliterni e larianesi. Nessuno resta a bocca asciutta: il panorama, d’altronde, è di quelli che mozzano il fiato. L’estate, poi, ammanta di magia ogni espressione del creato, figurarsi questo spicchio di verde, dove persino le tante violenze perpetrate dall’uomo sulla natura, tra colate di cemento e costruzioni indiscriminate, appaiono così sfocate (salvo voltarsi e nel puzzo di bruciato scorgere gli ettari di bosco andati in fumo). Tutto il resto rimane comunque distante, lontano, inghiottito nell’oblio di un microcosmo in cui si elevano solo i canti degli uccelli e i fruscii lievi delle foglie.

Mercoledì 1° agosto, come ogni primo del mese, la sveglia è suonata presto, per i tanti fedeli sparsi nel territorio, che non hanno voluto mancare l’appuntamento con l’inerpicata verso la Fonte dell’Acqua Donzella, laddove dal 1° ottobre del 2010, secondo il racconto della signora Angela, casalinga 62enne, madre di 5 figli, la Madonna le apparirebbe con costanza (“ero con mio figlio Giovanni  a raccogliere funghi – raccontò a testimonianza della prima apparizione – . Lei, la Santa Vergine, mi ha chiamato per voce, invitandomi a pregare e a bere dalla fonte la sua acqua benedetta”).

Curiosità, scetticismo, mistero: emozioni e reazioni disparate per una storia di fronte alla quale la Chiesa locale ha inizialmente storto il naso, provando a placare i clamori scaturiti dalla vicenda, salvo trincerarsi dietro l’attuale cortina di silenzio, col Vescovo Apicella comunque informato (anche con documenti video e fotografici) di ogni evoluzione. Non sono mancate le ordinanze comunali, che hanno portato alla chiusura della Fonte e al divieto di potabilità dell’acqua, ritenuta nociva alla salute umana per l’ingente quantità di arsenico presente. Nulla, però, che potesse scoraggiare i fedeli, che sono aumentati giorno dopo giorno, con processioni e incontri di preghiera che hanno visto protagonisti persino infermi e devoti provenienti da altre regioni d’Italia. Del caso si  sono occupati anche i media nazionali, con la vicenda Acqua Donzella terminata persino sugli schermi  dell’ammiraglia Rai e sulle colonne del Corriere della Sera. Il clou ogni primo del mese, quando il serpentone si fa massiccio, nella spasmodica attesa che Angela faccia da tramite riportando a tutti il messaggio mariano; proprio quanto accaduto mercoledì mattina.

L’ATTESA – Il calendario, strappato solo la sera prima, ha appena lasciato spazio al nuovo mese. Luglio ha fatto strada ad agosto, e come ogni primo del mese è tornata l’attesa e la speranza di quel viaggio verso il mistero e l’ignoto. Alcuni sono volati altrove, dopo aver preparato valigie verso mete dove cercare ristoro. Tanti altri, invece, hanno deciso di incontrarsi nuovamente lì, come da mesi a questa parte, come pecorelle smarrite in cerca di un pastore che possa indicare loro la giusta meta. Una meta che per tanti è la stessa da 22 mesi a questa parte: la fonte dell’Acqua Donzella. Lì sono approdati di primo mattino, con le prime luci del sole a filtrare impacciate tra i fitti alberi del bosco veliterno. Ad aspettarli, così dicono, così credono, l’ormai celeberrima Madonna dell’Acqua Donzella.

Non c’è stata delusione, nessun rimbrotto nè scotimento di capo. Chi è salito col convincimento di trovare qualcosa non sarà rimasto deluso, come neppure chi ha scalato il monte con la certezza di trovarsi di fronte ad una montatura. D’altronde il materiale per credere non manca, come anche le testimonianze di chi assicura di aver notato qualcosa di strano. Qualcosa di mistico. I resoconti di un’apparizione mariana arrivano da gente di Velletri, Lariano, Genzano, persino di Latina e di province ancor più distanti; persino da fuori regione. Tutti, indistintamente, riferiscono di una luce intensa e di una statuina che d’improvviso prende forma. Tanti altri, invece, si sono dovuti ‘accontentare’ di un sole in grado di fare delle piroette inconsuete, prima di assumere nuove forme e nuove cromature.

Ad avere l’apparizione della Vergine sarebbe stata ancora lei, la signora Angela, la prima a raccontare di una visione celeste nell’autunno del 2010. Il miracolo sarebbe accaduto nuovamente, come da copione, in questo primo giorno del nuovo mese: un sussulto l’avrebbe ‘rapita’ durante la recita delle cinquanta Ave Maria, che Angela avrebbe poi continuato ad enunciare fino al termine, sgranando con compostezza l’intero Rosario.

Solo al termine della supplica si sarebbe messa in disparte, facendo trascrivere l’ultimo messaggio recapitatole dalla Madonna. Una Madonna che avrebbe esortato i fedeli a pregarla, quella che si sarebbe mostrata agli occhi della signora Angela, affidandole, come da tradizione, un messaggio da trasmettere al resto dei fedeli.  Lei, da par suo, sotto la telecamera attenta di suo figlio Giovanni, anche lui nel novero dei primi veggenti, non avrebbe tradito le attese, appagando la voglia di chi aveva fame e sete di nuovi messaggi mariani.

A beneficio di chi, per fede o semplice curiosità, volesse saperne di più ricordiamo che ogni sabato mattina, a partire dalle 9, presso la Fonte dell’Acqua Donzella si recita il Santo Rosario, come momento di preghiera e raccoglimento collettivo. Il tutto nell’attesa di ogni primo del mese, quando la signora Angela giura di essere ‘rapita’ dal “bagliore e dalla bellezza di quella Donna vestita di Luce”. 

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