I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato padre e figlio rispettivamente di  73 e 35 anni, con l’accusa di lesioni personali aggravate dai futili motivi. Sullo sfondo della periferia sud della capitale, nella borgata di Morena, era già da parecchio tempo che andava in scena questo squallido dramma familiare fatto di liti, prevaricazioni e continue violenze. Protagonista una famiglia semplice e per bene come ce ne sono tante, madre e padre pensionati, e i due figli, un uomo di 35 anni operaio ed una donna di 45 separata con una figlio ormai 20enne.

Abitano tutti nella stessa palazzina di tre piani, anche questa come tante altre in quella borgata nata dalle edificazioni spontanee degli anni ’60, ciascuno con il suo appartamento. Ed è proprio l’eredità, ovvero la proprietà delle case e la liquidazione della mamma da poco andata in pensione dopo una vita di lavoro, l’oggetto della disputa che ha turbato la quiete familiare e vede schierati da una parte padre e figlio a pretendere che tutto vada al maschio contro la figlia che ovviamente rivendica i propri diritti. Nell’ultimo anno, i Carabinieri della Tenenza di Ciampino erano stati costretti ad intervenire già  una decina di volte per sedare gli animi, cercando di ricondurre gli aggressori a più miti consigli fino a ieri, verso le 14, quando si è travalicato ogni limite. All’inizio un diverbio come già ce ne erano stati tanti, poi  padre e figlio hanno letteralmente perso la testa scagliandosi con inaudita violenza contro la donna ed il suo figlio 20enne, intervenuto per difendere la madre, picchiandoli selvaggiamente con calci e pugni. Le vittime sono state in urgenza accompagnate al Policlinico Casilino di Roma dove venivano accertati traumi cranico-facciali e le fratture del naso con una prognosi di 30 giorni per la madre e 25 giorni per il figlio. I due uomini venivano invece arrestati dai Carabinieri.