Attualità

L’OPINIONE – ‘POVERO’ FIORITO, VITTIMA DI TUTTI

manifesti elezioni regionali 2010 Fiorito (1)

I manifesti elettorali di Fiorito nella campagna elettorale del 2010

 

del prof. Michele Santulli (da Arpino – Frosinone)

 

Tutti addosso all’amato ‘Francone’, messo perfino in prigione pur se non in mezzo agli altri detenuti, ma in una cella a parte poiché con ‘Fiorito’ non si tratta di furti di mele o di polli, ma di cose più amene e leggere, come quelle di quell’altro grande  della cosiddetta ‘Margherita’ che anziché tenerlo in gattabuia con gli altri condannati, viene affidato addirittura ad un convento di francescani onde continuare a godere la vita pur, parrebbe, senza ostriche e champagne, dopo tutti i soldi dei cittadini che ha bruciato e divorato anche lui. Ma ‘Fiorito’ è tutt’altro, è differente, è una ’poesia’ ambulante: è un ingenuo, non sa quello che fa, è una vittima, è un puro: è come l’apprendista stregone che, improvvidamente, inizia a mescolare gli elementi, a sua insaputa, per poi far sprigionare sostanze e ombre che  non riesce più a controllare e a padroneggiare; è come l’ubriacone messo a pulire le botti e le damigiane o l’elefante nel negozio di porcellane o l’analfabeta in una biblioteca o un bipede vacca in un museo o il maiale davanti alle  perle che gli hanno buttato davanti.  E quindi avviene che tutta l’Italia, e non solo l’Italia, sta immaginando in che modo ‘Fiorito’ con la sua bella  barba poteva succhiare le squisite ostriche della Normandia o della Bretagna e poi tutto sbrodolante nella folta barba, afferrare avidamente  la coppa piena di bullicante champagne da 80 Euro minimo la bottiglia di tre quarti e tracannarla di un fiato: che spettacolo stimolante! Ancora di più stimolante  se si pensa che tutto avviene coi soldi pubblici e poi si apprende che i bambini a scuola vanno al cesso e non trovano la carta igienica o il sapone perché non ci sono i soldi e che per la stessa ragione si sono reintrodotti i tickets per le medicine e le visite…..

In realtà da sanzionare non è dunque (solo) il povero ‘Fiorito’ ma colui che lo ha eletto, che, a dispetto delle raccomandazioni di Gesù Cristo,  lo ha  indotto in tentazione, gli ha messo in mano strumenti a lui sconosciuti quali  onore,  lealtà,  onestà,  capacità manageriali,  interesse pubblico, rispetto della Legge e della Legalità. Come poteva l’ingenuo e puro ‘Fiorito’ tanto caro agli  anagnini, conoscere siffatta ardua strumentazione? Perciò diciamolo chiaramente: da condannare, e senza pietà alcuna, sono i ventimila e passa  elettori che gli hanno dato il loro suffragio, la loro preferenza, senza verificare, controllare, valutare  il suo comportamento quale consigliere prima e sindaco poi di Anagni per anni e anni: è poco credibile e anche contro natura ritenere che nella, diciamo, amministrazione dell’antica Anagni si sia comportato diversamente da quello che ha fatto alla Regione. Quindi elettorato improvvido, superficiale oppure venduto, ingannato dalle cenette e convegni mangiatori a spese  della befana ‘Fiorito’, elettorato turlupinato e rimbambito  dalle promesse e dal vuoto verbalismo e magari anche da qualche famoso ‘buono benzina’ o qualche prebenda in contante. Sono i suoi elettori che vanno condannati, ai quali si dovrebbe perfino togliere il diritto al voto, visto l’uso che ne hanno fatto: mettere alla berlina nazionale un personaggio di tale caratura! E quindi inimmaginabile aspettarsi che si fossero recati dal loro ‘eletto non dico per prenderlo a calci in culo o a monete in faccia ma quantomeno, indignati o ancora meglio disgustati come direbbe don Ciotti,  a chiedere rimedi e soddisfazione per l’offesa arrecata e imporre la restituzione del maltolto. Come pure alla berlina andrebbero messi  tutti i  sindaci e autorità di controllo che hanno accettato e autorizzato e consentito  che ai cittadini dei loro comuni venisse imposta una pubblicità elettorale volgare, lurida ma soprattutto faraonica, unica al mondo civile,  che ha letteralmente inquinato palazzi e ambiente e territorio e l’anima di non pochi cittadini, per mesi: la più violenta e la più gigantesca: interi palazzi avvolti o tappezzati dagli striscioni  giganteschi ‘Fiorito’: una pubblicità triviale, oscena, sfrontata e impudica, possibile solamente in un ambiente eticamente e culturalmente troglodita e cavernicolo quale la provincia di Frosinone, giustamente e correttamente sempre agli ultimi posti nelle graduatorie dei capoluoghi italiani, grazie ai suoi cosiddetti amministratori politici. Quindi reprobo e colpevole non è l’ingenuo ‘Er Batman’  esibizionista e illetterato ma i suoi elettori e, a pari grado di colpa, i sindaci che gli hanno consentito di irrompere in modo  così turpe e volgare  nella intimità dei cittadini. Ma a proposito: i sindaci hanno fatto pagare a ‘Fiorito’ la sua campagna pubblicitaria durata mesi, in alcuni luoghi anche dopo le elezioni? E’ da dubitare come pure arduo a comprendere come mai  la Corte dei Conti non addebita gli introiti mancati  per la pubblicità personalmente ai sindaci che supinamente e vigliaccamente hanno acconsentito a tale osceno spettacolo a danno della dignità e del buon gusto.

In tale contesto di lassismo e di rinuncia  da parte dei sindaci e in qualche modo anche da parte dei cittadini in merito a tali forme di propaganda elettorale, va anche annotato in che modo i media nostrani sia cartacei  e sia telematici se ne sono occupati, se…. Non parliamo della opposizione altrettanto mangereccia che ‘Fiorito’ solo con più discrezione e tatto, nel complesso ancora più reproba e colpevole che gli elettori e i sindaci.

   

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