CRONACA

Choch in tutta Italia per la truffa dei ‘finti clown’: chiedevano soldi per bimbi malati di tumore. Decisive le indagini dei Carabinieri di Velletri

truffatori ariccia

E’ una contabilità raccapricciante, che ha avuto vasta eco in tutta Italia, quella che emersa al termine della brillante operazione portata a termine dalla Compagnia dei Carabinieri di Velletri, sotto la guida del maggiore Marco Piras. Nel mirino dei militari dei ‘falsi clown’, che coi loro pietosi atteggiamenti hanno incassato oltre 100mila euro in appena 6 mesi. Queste le cifre da loro documentate, anche se appare certo che il bottino fosse ben più corposo. L’aspetto orripilante della vicenda è che i truffatori, perchè di questo si tratta, hanno spillato queste cifre a tanti cittadini ignari, convinti che quanto da loro elargito andasse in beneficenza, per le cure in favore di bambini malati di tumore.

Dieci i malviventi (5 uomini e 5 donne) denunciati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Molti di più i volontari a lavoro, oltre 100, che partivano da Napoli, sede dell’associazione, per girare lo Stivale e raccogliere fondi, sfruttando le pettorine col logo dell’associazione, falsi tesserini, autorizzazioni, materiale pubblicitario e quant’altro fosse utile alla causa. Tutto esa stato congegnato a ‘puntino’: sulle ricevute che regolarmente consegnavano erano persino stampati dei numeri telefonici eventualmente contattabili: nel caso delle ‘signorine’ dalla voce accomodante sarebbero state pronte a tranquillizzare tutti, confermando la natura benevola dell’iniziativa, collegata, a loro dire, con le attività sanitarie dell’ospedale ‘Bambino Gesù’ (i cui vertici hanno subito provveduto a sporgere denuncia-querela come parte lesa).

Decisiva, per smascherare il sodalizio, una denuncia presentata ad Ariccia e ricevuta proprio dai Carabinieri della locale stazione. “I truffatori si sono macchiati di uno dei crimini più infamanti” si legge nella nota diffusa dai Carabinieri, a testimoniare l’efferratezza di una truffa davvero raccapricciante per le finalità e le modalità adottate. Proprio i dubbi di un ariccino hanno spinto i militari ad indagare, fino a smascherare una truffa colossale, che andava avanti ormai da tempo.

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