POLITICA

I delusi da Zingaretti all’attacco: “caro Nicola, ti ricordi di noi?”

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Non è stata certo un’accoglienza tenera quella che il Comitato di Marino di ‘Rivoluzione Civile’ ha riservato al candidato presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in vista ai Castelli in compagnia di Pier Luigi Bersani ed Enrico Gasbarra (LEGGI QUI).  “Noi di Rivoluzione Civile – si legge in una nota diffuso dal gruppo trainato da Maurizio Aversa – abbiamo domande da porre alle contraddizioni di cui il Pd, non solo a livello nazionale, ma precipuamente a Marino e nei Castelli è portatore. Lo dovrebbe sapere Bersani, ben lo sa Zingaretti col quale abbiamo condiviso scelte programmatiche per sostenerlo in Provincia. Ed ora, non sia se, per la regione Pd e Zingaretti abbiano in mente differenti priorità programmatiche o semplicemente maggior sete di potere”.

“Caro Nicola Zingaretti – si legge nella missiva fatta recapitare dal gruppo – ti ricorderai, speriamo con piacere, come tanti compagni e compagne e tanti cittadini progressisti si sono impegnati anche qui a Marino per contribuire a far guidare un’importante istituzione come la Provincia di Roma ad una giunta di centrosinistra ampia. Molte cose, del programma, sono andate come era stato concordato, per altre situazioni ci sono state frizioni ed incomprensioni. Nulla, comunque che non ci abbia fatto apprezzare la bontà di unire, di mettere insieme forze sane per offrire risposte concrete a milioni di cittadini. Anche ai nostri di Marino.  Purtroppo, la vicenda regionale, questo altro importantissimo appuntamento politico che determinerà la svolta, il cambio totale rispetto al malgoverno e alle ruberie della destra che ha guidato la Regione Lazio, oggi ci vede divisi.  Ci siamo interrogati: cosa c’era di così sconvolgente nel nostro programma politico regionale da far cambiare il giudizio su di noi da parte del Pd e soprattutto da parte tua, Nicola Zingaretti?  La risposta, come saprai non è ci è mai giunta. Perché non esiste in termini logici e politici.  Non c’è nessuna azione, nessun punto programmatico, nessuna richiesta a fianco dei cittadini che lottano contro il consumo speculativo del territorio; nessuna rivendicazione a fianco delle lotte operaie per il mantenimento dei siti produttivi; nessuna adesione alle giuste rivendicazioni e difese degli aspetti dello stato sociale; nessuna occupazione e manifestazione degli studenti e degli operatori scolastici di ogni ordine e grado che non siano esattamente in linea, esattamente dalla stessa parte di sempre di dove si è schierata a Roma, nel Lazio e a Marino la sinistra: dalla parte dei più deboli, della difesa ambientale e della cultura”. 

Allora, perché, caro Nicola Zingaretti, non avete voluto (tu e il Partito Democratico) che la stessa unità programmatica e politica che già ci videro vincitori fossero riproposti ai cittadini? Perché interrompere coerenza e conferma di un buon programma condiviso a sinistra? E’ il Pd che non vuole più essere alleato della sinistra? E’ il Pd, che a livello nazionale come nel Lazio e a Marino (dove  compie solo la fatica di fotocopiare e scimmiottare i comportamenti nazionali), cerca di rivolgersi a quel ceto sociale composto principalmente da molti imprenditori e affaristi finanziari sponsorizzato dal centro Montiano (che fa perno all’Udc del Lazio)? 

Caro Nicola Zingaretti, se è questo, ovviamente noi ci dichiariamo con coerenza tuoi avversari politici. Tuoi e di questo disegno e di questa proposizione politico-programmatica.  Non sappiamo quanti saranno, all’interno del tuo ex elettorato della battaglia delle provinciali, all’interno degli stessi elettori del partito democratico marinese, e perfino di attivisti e dirigenti del Pd marinese, quelli che faranno finta di nulla ma siamo certi che in molti prenderanno il coraggio a due mani e con una scelta consapevole faranno in modo di prendere a riferimento non più il voto a te e al Pd, ma alla novità politica di Rivoluzione Civile e al candidato Sandro Ruotolo. 

Il tuo percorso, Nicola Zingaretti, a questo punto è come se abbandonasse la linearità della schiena dritta che ti aveva caratterizzato negli anni. Al contrario, ad esempio, la nostra continuazione delle battaglie sul territorio – a cominciare dal NO alla cementificazione del Divino Amore – si sposa benissimo con la schiena dritta che candidati come Ruotolo hanno mostrato in tanti ambiti pubblici”. 

 

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