“Seguo con interesse e passione la campagna elettorale di Nicola Zingaretti: il suo primo obiettivo, quello di non far ripresentare nessuno dei consiglieri regionali uscenti, colpevoli di aver partecipato consenzienti alla grande abbuffata dei finanziamenti pubblici ai partiti nella Regione Lazio, è stato portato avanti con fermezza e rigore (anche se un paio di questi sono riusciti ad essere candidati per il Parlamento nazionale). Una campagna che si fonda sui principi della trasparenza e della legalità, sulle professionalità e sulla salvaguardia dell’ambiente.
Per questo ultimo campo di azione Zingaretti rivendica, a buon diritto, di aver coinvolto oltre un milione di cittadini della provincia nella raccolta differenziata, per trasformare i rifiuti in risorsa, difendere l’ambiente, creare lavoro. Non so se il candidato alla Presidenza della Regione Lazio abbia considerato in questo conto anche i 54.000 abitanti di Velletri, per la maggior parte dei quali l’obiettivo della differenziata è ancora lontano, mentre la ditta incaricata ai rifiuti, la Volsca, investe centinaia di migliaia di euro per l’acquisto di cassonetti per l’indifferenziata, per i camion che servono a questo tipo di raccolta di materiale che come conseguenza altro non ha che la discarica o l’inceneritore. Per bloccare e contrastare questa politica ci vorrebbe un assessore all’ambiente capace di imprimere una svolta e di dare un impulso forte.
Ma mi chiedo se c’è un assessore all’ambiente in una città nella quale da anni non si fa il rilevamento della qualità dell’aria nel centro storico, dove l’attacco al consumo di territorio è in costante e preoccupante crescita, dove non si contrasta l’abusivismo edilizio, dove viene sottovalutato il rischio idrogeologico con la trasformazione dei fossi in discariche a cielo aperto. Per fare l’assessore all’ambiente bisogna credere nei valori della difesa del territorio! Per fortuna c’è Nicola Zingaretti”.
Roberta Bisini