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Ecco come Albano s’appresta a festeggiare l’8 Marzo

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Voci di Donna a villa Contarini – L’8 marzo, ad Albano, si festeggia con Voci di Donna. L’appuntamento, organizzato dall’assessore alle Politiche Giovanili Pino Rossi, in collaborazione con lo Sportello Giovani Artisti, è per domani alle ore 18.00 presso villa Contarini (Pavona). Sarà un omaggio, con musica e parole, all’emisfero femminile grazie alla voce di Valentina Prosperi e alla recitazione delle giovani allieve della Compagnia del Jolly.

«Festeggiare l’8 marzo – commenta l’assessore Rossi – è importante da un punto di vista educativo, e non perché le donne abbiano bisogno di un giorno ad esse dedicato in senso assoluto. Ma perché c’è tanta storia in questa festa e c’è tanto da scoprire su una cultura che ancora, troppo spesso, vede il genere femminile come “sesso debole” e quindi passibile di ogni tipo di violenza. Da questa becera cultura bisogna uscire, con la forza delle giovani generazioni. Per questo sono felice dell’iniziativa, e felice che siano proprio i ragazzi a realizzarla». Per maggiori informazioni, contattare lo Sportello al numero 06/93263240 (int.12) o alla mail info@giovaniartistialbano.it.

 

Concorso nelle scuole per intitolare le strade alle donne del passato – Ma le iniziative del Comune non si fermano qui. È infatti in corso nelle scuole del territorio il concorso storico biografico 8 Marzo (con scadenza il prossimo 6 giugno), organizzato dall’assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con SNOQ Albano-Castelli Romani e le associazioni 8 Marzo e Andos. L’obiettivo è di avviare un processo culturale di conoscenza, valorizzazione e visibilità di figure femminili che hanno operato e si sono distinte nel nostro territorio.

«Al termine del concorso – fa sapere l’assessore Alessandra Zeppieri – verranno scelti tre temi vincitori e, oltre a ricevere i soliti premi, alle tre donne protagoniste di questi lavori saranno intitolate altrettante strade del territorio, così da accendere una luce sul nostro passato al femminile. I ragazzi hanno un’opportunità unica, quella di contribuire alla storia di oggi grazie a ciò che è accaduto in passato. Avere l’onore di vedere una strada intitolata alla propria “eroina” credo sia il premio migliore, per gli studenti prima di tutto ma per l’intera città».

 

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