POLITICA

Cianfanelli: “restituire ai Comuni il governo del Parco dei Castelli”

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EMILIO CIANFANELLI

 

“Il Parco dei Castelli Romani deve tornare nelle mani dei Comuni”. Non intravede altra strada il sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, che vede con favore all’incontro di venerdì tra tutti i sindaci delle cittadine i cui confini rientrano in quelli del Parco. “Li – premette Cianfanelli – verrà eletto colui che presiederà la comunità dei sindaci del parco e porterà all’approvazione del bilancio consuntivo. Sarà una buona occasione per redigere una proposta da presentare al presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Dopo la trasformazione del Parco in uno dei tanti carrozzoni della partitocrazia regionale – ha aggiunto Cianfanelli –  la soluzione più onesta che io mi aspetto dalla maggioranza regionale è proprio quella di restituire ai Comuni il governo del Parco”.

“La strada della responsabilizzazione – rimarca ancora il reinsediato sindaco ariccino – è l’unica percorribile, visto che mettere il Parco a guardia dei territori ha portato si alla salvaguardia di parte di essi ma ha provocato anche una facile demagogia contro le politiche di salvaguardia dell’ambiente, che ha permesso la formazione di una classe dirigente che ha saccheggiato tutto il territorio fuori del parco. Credo che in primis i  i cittadini quando votano per il sindaco debbono avere coscienza del suo progetto per l’ambiente, mentre finora gli è stato dato l’alibi di votare il ‘palazzinaro’ di turno con la scusa che la difesa del nostro territorio fosse unicamente demandata al Parco, alla Regione e al Ministero dei Beni Culturali, col risultato, che è sotto gli occhi di tutti, della distruzione dei Castelli”.

Parole che hanno trovato la condivisione della collega di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi, per la quale “quella dell’unione è sempre stata una carta vincente, che oggi diventa necessaria se vogliamo avere voce in capitolo sul nostro territorio e governare meglio spendendo meno. Non é facile e richiede un grande sforzo – ha ammesso –, ma lavorare per progetti lascia meno spazio all’individualismo e ognuno sarà giudicato su questo”.

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