Attualità

In sciopero i lavoratori dell’Albafor (senza stipendio da mesi). Ipotesi ‘contratti di solidarietà’

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E’ iniziato ieri e si protrarrà sino a mercoledì 24 aprile lo sciopero dei lavoratori dell’Albafor, che hanno iniziato il proprio presidio mattutino presso il Comune di Albano. L’Albafor SpA, Istituto di Formazione Orientamento e Ricerca, si occupa della formazione professionale per ragazzi in età di obbligo scolastico, per ragazzi con disagio, e tiene corsi per aziende private in 6 sedi (Albano, Marino, Velletri, Pomezia, Colleferro e Valmontone). Una realtà con circa 180 dipendenti e 1200 allievi.

Da circa 2 anni, però, non riesce più a garantire il puntuale pagamento degli stipendi, con ritardi che ormai arrivano anche a 5 mesi (“dopo lo stipendio di novembre – fanno sapere i lavoratori – non abbiamo visto più un euro”).

A tutto questo si aggiunge lo sforzo di altri lavoratori che dal 1° luglio 2012 hanno dovuto rinunciare a parte del loro stipendio, accettando una procedura di cassa integrazione ancora in essere. I lavoratori lamentano inoltre una mancanza di chiarezza da parte dei vertici societari, che “non avrebbero portato avanti reali iniziative per riorganizzare e rilanciare l’azienda”. “Di mese in mese – dichiarano – sono stati rimandati adempimenti fondamentali, come la messa a punto della nuova pianta organica. Si è preferita la via della chiusura, della poca chiarezza, del rimpallo delle responsabilità, diffondendo presunte verità. L’azienda – continuano i lavoratori – svolge anche un ruolo fondamentale nell’arginare i livelli di abbandono scolastico in età di obbligo formativo e proprio per questo, pur senza stipendio, abbiamo continuato ad operare con dedizione, entrando in classe e portando avanti i programmi, sostenendo l’azienda in ogni modo”.

Ma il vaso è ormai colmo e da qui la protesta di questi giorni: “vogliamo subito sapere quando verremo pagati, che fine faremo e che fine ha fatto il DURC (documento di regolarità contributiva), senza la cui regolarità la Provincia non sbloccherà alcun finanziamento”.

Nei giorni scorsi il sindaco di Albano, Nicola Marini, ha nel frattempo annunciato la nuova pianta organica, che prevede un esubero di 14 posti di lavoro, che si cercherà tuttavia di salvaguardare tramite il ricorso ai ‘contratti di solidarietà’. Il Primo cittadino ha poi rispedito al mittente ogni attribuzione di colpa alla propria Amministrazione, dicendosi solidale coi lavoratori. Nel nuovo piano sforbiciata netta ai livelli e ai benefit non giustificati da una reale necessitò. 

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