POLITICA

Velletri – L’autoallontanamento di Sergio Andreozzi: “ecco perchè mi candido con ‘Gente Nuova’

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SERGIO ANDREOZZI (SULLA DESTRA) ACCANTO A MASSIMO MORASSUT AI TEMPI DELLA RECENTE CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI

Ha suscitato più di qualche sorpresa, nei giorni scorsi, il mancato inserimento del nominativo di Sergio Andreozzi, attuale Assessore ai Beni Comuni della Giunta Servadio, all’interno della lista ‘Sinistra per Velletri’, che racchiude gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà (partito col quale lo stesso Andreozzi è stato candidato alle Regionali di febbraio, ndr), del Psi e di Rifondazione Comunista.

Un’estromissione volontaria che ha suscitato clamori e mugugni, tenuto conto dei tanti apprezzamenti calamitati da quello che per impegno e dedizione alla causa è stato uno degli assessori più apprezzati dell’Amministrazione il cui lavoro volge ormai al termine. 

Una diatriba seguente all’esito delle elezioni Regionali, non in linea con le speranze dell’intero gruppo, ha causato l’autoallontanamento di Andreozzi, che nel 2008 fu eletto in seno all’allora Sinistra Arcobaleno e che in questo caso ha preferito percorrere nuove strade, aderendo alla lista ‘Gente Nuova’. “Nei giorni successivi alle regionali – si legge in una nota diffusa dal circolo veliterno del partito di Vendola – attraverso un post pubblicato sul social network Facebook poi ripreso anche dalla stampa locale, Sergio Andreozzi, candidato per SEL al Consiglio Regionale, nel commentare l’esito del responso elettorale in maniera più o meno diretta, ha chiamato in causa criticamente, tra i tanti, Sindaco compreso, anche questa organizzazione politica e non senza contraddizioni ha parlato di buon inizio per il futuro, per poi rimandare a ipotesi di impegno politico indipendente o addirittura di definitivo ritiro. Dopo diversi giorni da queste inattese e per certi versi incomprensibili dichiarazioni è stata poi espressa la volontà di non voler più aderire a SEL lasciando intendere che alla base di questa scelta ci fosse la constatazione di uno scarso impegno locale basandosi su discutibili valutazioni tra voti complessivi e preferenze espresse. Questi in poche parole i fatti, che giustamente non hanno mancato di suscitare non poche perplessità, soprattutto in quel piccolo, ma motivato, corpo elettorale che da tempo ha consolidato attorno a SEL un consenso stabile e verso il quale ci sentiamo impegnati. Qualsiasi valutazione, anche critica e pienamente legittima, sull’esito elettorale, non poteva prescindere almeno da modalità e contenuti più rispettosi di chi non da oggi e nell’ombra, ha condiviso con pieno e incondizionato sostegno un progetto politico a livello istituzionale e amministrativo. Non è certo un problema di gratitudine, categoria che forse non appartiene alla politica, ma semplicemente di punti di vista, che in questo caso appaiono limitati esclusivamente al proprio destino a prescindere dal contesto, secondo un copione già noto che nel segno dei tempi non disdegna le critiche a tutto e a tutti pur di apparire anti-qualcosa. Peccato! Peccato, davvero, una campagna elettorale sobria, ma estremamente produttiva, almeno per noi in termini di contatti, utilissima per rilanciare in occasione delle prossime amministrative, non banale nei contenuti, poteva essere un buon argomento anche per sottolineare come lo sfarzo dei manifesti, delle cene e feste elettorale degli striscioni invasivi, può utilmente finire anche nel campo del centro-sinistra. Certo, non è difficile osservare che questa posizione lascia sul campo non pochi problemi anche dal punto di vista politico locale visto che da queste valutazioni critiche espresse a 360° non sono state ancora tratte tutte le dovute conclusioni, ma questo poco importa ne ci interessa. Come abbiamo detto nel corso della campagna elettorale, il giudizio sull’attività di Sergio Andreozzi, prima come consigliere poi come assessore, non cambia e rimane positivo, tuttavia dato l’attuale, difficile e per certi versi drammatico scenario del contesto politico, questo sarebbe stato il momento giusto per dimostrare più coerenza e una visione più ampia e rispettosa di un corpo elettorale che ha scommesso sulla proposta di SEL. Sulla vicenda qualcuno ha cercato la solita e puntuale strumentalizzazione, per noi la politica è una cosa seria, la finiremo qui anche se un chiarimento era dovuto. Ora – concludono dal circolo di via Borgia – ci sentiamo tutti impegnati in una campagna elettorale difficile nella quale ci auguriamo tutti siamo in grado di riconoscere e capire che è il vero avversario di questa Città “. 

Scemata la possibilità che Andreozzi potesse restare ai box è arrivata la sua candidatura all’interno della lista ‘Gente Nuova’, che sarà comunque di supporto alla coalizione di Centrosinistra. “Ho riflettuto a lungo – ammette Andreozzi – e sollecitato anche da alcuni cittadini sono ancora pronto a dare una mano. Non mi tirerò mai indietro di fronte ad una richiesta di aiuto o di collaborazione per raggiungere come risultato il Bene Comune. Nonostante sia davvero nauseato dai meccanismi odierni della partitocrazia e soprattutto della anacronistica organizzazione interna degli stessi partiti, ho deciso di continuare il mio personale percorso politico locale candidandomi con una lista civica, Gente Nuova. Un insieme di cittadini che hanno come unico scopo quello di partecipare attivamente. Partecipare inteso come mettersi in gioco in maniera disinteressata per cercare di migliorare ciò che è migliorabile. Un gruppo composto da donne ed uomini con un proprio trascorso politico; un insieme di menti a disposizione della comunità,pronte ad ascoltare ogni esigenza senza condizionamenti di segreterie. Personalmente ho condiviso dal primo momento questo tipo di impostazione di piena autonomia da diktat esterni ed assoluta condivisione dei progetti e delle soluzioni che si discutono e si trovano all’interno del gruppo. Una nuova forza politica di centro sinistra che è in appoggio all’attuale sindaco Servadio che si candida a concorrere per continuare quel percorso di risanamento economico e di ricostruzione d’insieme per una città attanagliata dai debiti pregressi e dalla odierna crisi economica. Per quanto mi riguarda il mio unico intendimento è quello di continuare ad essere utile ai cittadini. Confermo la mia più ampia disponibilità in termini di passione e di tempo da dedicare alla cosa pubblica con impegno e dedizione, senza secondi fini, proseguendo con il motto: ‘se una cosa si può fare si deve fare’. Saranno i cittadini, democraticamente, a darmi o meno la possibilità di continuare”.

 

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