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Pallavolo Femminile – Alla Libertas non fa bene l’aria di mare

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Elisa Mirabelli, centrale della Libertas

CALI ROMA XIII  /  LIBERTAS GENZANO: 3/1  (21.25 – 25.16 – 25.17 – 25.21)

CALI ROMA XIII: Acciarino, Bonardi, Cataldi, Cecchini, Esposito (K), Ilic, Liguori, Rossi, Tavella, Tortora, Vella, Ceci (L). Allenatore M. Fratini.

LIBERTAS GENZANO:  Bernoni, Capogna 5, Ciurlante 10, Costa n.e., Degoli 8, Della Bina (K) 8, Mirabelli n.e., Pucci 4, Risa 6, Soldati, Sulmonte 6, Cenciarelli (1.L), Cianfanelli (2.L) n.e.. Allenatore Giorgio Lococo.

Arbitri:   Eleonora Caponi e Paolo Benigni di Roma.

Partita praticamente a senso unico tra Cali Roma XIII e Libertas Genzano. Le biancazzurre castellane, nonostante il primo set vinto, hanno subito il bel gioco delle padrone di casa per tutta la gara, riuscendo solo a tratti ad opporre una certa resistenza. Come già successo ad Anzio nel corso della regular season, anche ad Ostia la prestazione delle genzanesi è stata quanto mai carente: troppe disattenzioni e tanta confusione, eccessiva prevedibilità e poca efficacia in attacco, spesso fuori posizione in seconda linea, sono tutti aspetti che non ti permettono di andare lontano, tanto più quando giochi una Finale promozione in cui, naturalmente, i valori si equivalgono e tutti sono lì a giocare con il coltello in mezzo ai denti. Se si vuole coronare il sogno di una stagione bisogna mettere in campo ben altro rispetto alla partita cui abbiamo assistito ed ecco quindi che gara 2 sarà estremamente delicata: in casa servirà una vittoria convincente, prima di tutto per non lasciare via libera alle lidensi, poi per aver modo di rimandare tutto a gara 3 da giocarsi ancora a Genzano. Ma è un’altra squadra quella che abbiamo bisogno di vedere in campo nei terribili play-off…

La partita inizia con Pucci alzatrice e Degoli opposto, Capogna e Risa centrali, capitan Della Bina e Ciurlante a banda, Cenciarelli libero. E’ praticamente testa a testa fino a 17, quando Pucci in battuta riesce ad infilare una buona serie che ci apre la strada e Della Bina in attacco conclude l’opera: in 22 minuti portiamo a casa un confortante 25/21 che dovrebbe dare una bella spinta per il prosieguo della gara ed invece… Invece arriva un orribile secondo set in cui, sin dalle prime battute, dalla nostra parte c’è in campo un’altra squadra, che subisce tanto e non riesce a reagire, lasciando il campo agli attacchi avversari praticamente sempre a botta sicura. Perdiamo efficacia in attacco e le nostre battute sono innocue, così Roma XIII gioca in scioltezza e chiude il set 16/25. Molto simile l’andamento del terzo set, con il Genzano che fa una fatica tremenda a mettere giù la palla, così da consentire i contrattacchi della squadra di casa, con un ottimo risultato da parte delle due “bande”: riusciamo tuttavia a recuperare il set fino a 16/17 ma ci manca la spinta giusta per continuare e subiamo un break di sette punti che ci affossa sul più bello, così anche il terzo set se ne va con il punteggio di 17/25. E’ sicuramente un brutto colpo, ma l’inizio del quarto sembra riservare una reazione che potrebbe invertire la tendenza: i punti arrivano da Sulmonte, entrata da opposto, e dai servizi di Ciurlante, così da arrivare fino a 13/8 e 16/11. Non fila proprio tutto liscio, però riusciamo almeno a tenere meglio il campo fino a quando, di nuovo, tutto torna ad incepparsi: la parità a 17 ci toglie quelle poche certezze che avevamo ritrovato e subiamo un break di 4 punti. Risa in attacco e a muro ci riporta sul 21 pari ma l’ultima accelerazione delle padrone di casa ci è fatale: in mezz’ora di gioco il set se ne va per 21/25 e, con esso, l’andata della Finale per 1/3. Perfetto l’arbitraggio.

Brutta sconfitta, dunque, per il modo in cui è arrivata prima ancora che per il risultato, a questo punto poco significativo. Come già detto, nella partita di ritorno ci sarà bisogno di tutt’altro per mantenere vivo il sogno: Cali Roma XIII è una signora squadra, pronta ad approfittare alla grande di ogni occasione le si presenti, e noi gliene abbiamo concesse già fin troppe. Ci dovremo superare per arrivare alla “bella” ma tutto è nelle nostre mani e se riusciremo a mettere in campo la concentrazione e la determinazione dei momenti migliori, allora non ci sarà spazio per nessun’altra squadra. Ma tutti, proprio tutti, dovremo dare il massimo. Dentro e fuori dal campo.

L’appuntamento è per Sabato 1 Giugno alle ore 19, tra le mura amiche della De Sanctis.

 

 

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