POLITICA

La Fattori (M5S) visita l’Ospedale di Genzano e detta la linea sulla sanità

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Appena inaugurato il nuovo reparto di Pediatria e Ginecologia di Genzano è stato subito visitato da un rappresentante parlamentare. Non una grande distanza quella percorsa dalla senatrice Elena Fattori, genzanese doc; eppure è stata una visita importante per la portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, che dopo aver saggiato la situazione dell’Ospedale ‘Colombo’ di Velletri si è diretta all’interno del ‘De Santis’, per carpire i punti di forza e, soprattutto, le vaste aree di miglioramento.

La visita è iniziata proprio nel settore neonatale di nuovo concepimento, proseguendo con l’assemblea organizzata nella sala riunioni del nosocomio con il fine di ascoltare cittadini ed operatori.

“Ho avuto modo di apprezzare la ristrutturazione del reparto maternità , che vedeva un cantiere in piedi oramai da due anni. Certo mi domando se riuscirà a soddisfare la domanda che ora include anche quella conseguente alla chiusura di Marino visto che a fronte di un miglioramento ed ampliamento delle risorse, salta all’occhio la riduzione di posti letto che da tre a stanza sono passati a due”. Questo il primo commento di Elena Fattori dopo il giro, che ha  subito aggiunto: “il primario mi ha confermato che l’ospedale sarà in grado di garantire fino a 1500 parti all’anno. Me lo auguro vista la responsabilità che consegue per Genzano ad essere l’unico centro di Ginecologia e Pediatria insieme a Velletri”.

“Un clima che purtroppo riscontro in tutte le strutture sanitarie in cui mi reco e che trovo assurdo”. Questa la replica della Fattori alla richiesta di alcuni partecipanti all’assemblea, alcuni dei quali hanno esplicitamente preteso di non essere ripresi ne fotografati, per paure di mettere a rischio il proprio posto. “Non vogliamo una politica autoreferenziale, per cui questi momenti sono per noi preziosi per ascoltare e non pontificare. Dal momento in cui il clima di terrore psicologico impedisce un confronto aperto, il rischio è che le assemblee, momenti necessari di dibattito democratico, perdano di senso. E’ inaccettabile vedere visi preoccupati alla presenza di telecamere”, che ha commentato lo stato della sanità nel Lazio in questo modo: “il gioco di potere creato dall’alternanza di centro destra e centro sinistra nel disegno della spartizione clientelare dei posti ha spostato le risorse e l’attenzione verso il settore privato. Lo schema è chiaro, si usa la scusa dell’assenza delle risorse umane per chiudere i reparti, mentre quella della mancanza di attività viene tirata fuori per ridurre il personale. Parlando con gli operatori è chiaramente emerso come nello stesso plesso ci siano categorie costrette a doppi e tripli turni di lavoro a fronte di altri che invece rimangono senza attività a causa di settori che vengono allocati altrove”. 

Pizzicati i sindacati (“che spesso mettono in campo pseudo tattiche di controllo più vicine ai dirigenti che ai lavoratori”), il plauso è andato “a quegli operatori che si armano di coraggio e non rimangono inermi di fronte alle inefficienze oramai divenute insostenibili e che quindi non si sottraggono al confronto”. “Un’inefficienza e disorganizzazioni che portano a collassi economici e sociali, come confermato dal ‘caso Marino’, dove i milioni di euro spesi per le ristrutturazioni sono andati in fumo con le successive chiusure. Aleggia ancora il mistero di un policlinico di cui ci si domanda l’effettiva utilità e opportunità in termini di spesa economica, col continuo carosello di posa delle prime pietre che oggi sarebbero diventate almeno un muretto. A più voci arriva invece indicazione che non siano più sostenibili tanti presidi ospedalieri inefficienti e che sia più utile ridurne il numero e aumentare la qualità del servizio, proprio per evitare inutili spole ai pazienti cittadini. Il prossimo passo sarà quello di un coordinamento con i cittadini del M5s in Regione per stimolare le Asl e la Regione stessa verso seri provvedimenti di programmazione sana e non di una continua propaganda che si fonda su sperpero e salute pubblica. In Parlamento nel frattempo è stata presentata la riforma del titolo quinto della Costituzione per riportare a livello centrale la gestione del comparto sanità”.

Al di là ed oltre le ‘sparate’ del proprio leader la Fattori ed il Movimento Cinque Stelle dimostrano di esserci e di voler ancora una volta partire proprio dalla base, andando alla radice dei problemi per poter meglio trovare le opportune soluzioni.

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