di Emanuele Cammaroto
‘Ancora Tu’. Sicuramente la migliore scelta per dedicare una serata al celeberrimo cantautore rietino, scomparso nel 1998, ma sempre presente nei ricordi di diverse generazioni di italiani. Avrebbe quindi ragione Graziano Cedroni nel sostenere quanto sia facile “raccogliere un applauso” ripresentando i successi di Lucio Battisti. Anzi sicuramente ha ragione. Per un gruppo di buoni musicisti deve essere abbastanza semplice organizzare una serata scegliendo tra la ricca raccolta del noto cantautore e raccogliere gli applausi. Però se, oltre gli applausi, quel gruppo di musicisti riesce a far provare un brivido, anche in una torrida serata agostana, che “non fa muovere foglia” persino nel più alto colle di Velletri, allora non siamo poi così d’accordo con Graziano Cedroni. Non è assolutamente facile che tanta gente, accalcata sulla scomoda scalinata del Comune, nel riascoltare testi e musica già conosciuti e metabolizzati, avverta “un sentimento accompagnato da attività motorie o ghiandolari”, come aridamente recita lo Zingarelli, o meglio “chiamale se vuoi, Emozioni”, come hanno urlato in coro tutti i presenti seguendo le note.
Tutta qui la differenza. E non è poco! Ricantare Battisti risveglia ricordi, riscopre scorci di vita. Ma nell’ascoltare le stesse canzoni, reinterpretate dai valenti musicisti come quelli che compongono il gruppo de i “Tremendicanti”, si muovono nuove corde, si creano nuove emozioni; quasi che i brani, oltre a far quasi parte del dna di ciascuno, fossero ascoltati per la prima volta. Questa capacità di rendere nuovo, di rinnovare quello che è già, è la sublimazione del talento, anzi della somma di talenti, che crea una speciale armonia.
Talenti che oltre ad essere sul palco, erano in platea a coordinare le luci, i suoni, le inserzioni video, quest’ultime curate da Desirè Della Vecchia. Gran bella realtà quella dei Tremendicanti, un settebello di livello olimpico, che annovera tra le sue fila, oltre i fratelli Cedroni, i maestri Colazza, Micheli, Di Silvestre, Picca e Pizzotti. Bella serata dunque quella dello scorso 2 agosto, inserita nel programma dell’Estate Veliterna, organizzata dall’assessorato alla Cultura, guidato da Emanuela Treggiari, la quale è riuscita a costruire un palinsesto di tutto rispetto, pur mantenendo sotto controllo il budget: a volte si riesce a fare un buon matrimonio anche con i fichi secchi!
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