POLITICA

Genzano – Silvestrini (SEL): “Villa degli Antonini, solo propaganda dall’Amministrazione”

SEL Genzano Villa Antoninimaggio2012 025

I lavori di pulizia effettuati nella primavera del 2012 dai volontari di SEL

Se dalle stanze attigue all’aula consiliare del Comune di Genzano qualcuno si era risentito, facendo precedere il proprio disappunto dalla citazione di alcuni articoli di legge sulla stampa (qualche ripassata, ogni tanto, fa bene a anche a chi vi attinge), la polemica intorno alle sorti dell’ex Villa degli Antonini continua ad alimentare discussioni, chiamando in causa anche chi, in un modo o nell’altro, ha trovato incongruenze rispetto a quanto dichiarato dall’ufficio stampa comunale. Tra questi – e non poteva essere altrimenti – anche Roberto Silvestrini, coordinatore del locale circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. 

Roberto Silvestrini, in mezzo ai rovi, fa pulizie nella Villa degli Antonini

Come ogni anno – premette Silvestrini – in concomitanza con le campagne di scavi dell’università statale americana Montclair State University, sulla Villa degli Antonini  si riaccende il dibattito sulle politiche e le risorse necessarie per dare dignità al sito archeologico e a tutta l’area interessata. Anche per questo più di un anno fa il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Genzano organizzò un blitz per pulire il sito che ormai era ricoperto di rovi e si trovava in condizioni di palese abbandono. Nel lavoro di un’intera giornata, insieme ai tanti ragazzi volontari accorsi ad aiutarci, tirammo fuori di tutto: dall’immondizia ai calcinacci, dai rifiuti ingombranti all’erbacce alte 2 metri. Come dicemmo all’epoca, la nostra azione voleva accendere una luce su una delle più importanti Ville imperiali fuori Roma e far capire all’amministrazione comunale di andare oltre l’organizzazione di qualche convegno o il taglio dell’erba qualche giorno prima dell’arrivo ‘degli americani'”.

“I nuovi reperti ritrovati sia nel sito della Villa degli Antonini che nel santuario di Diana Nemorense – continua Silvestrini – ci indicano di andare oltre e che quel poco che è stato fatto non è più sufficiente. Creare le condizioni attraverso politiche intercomunali con le amministrazioni interessate per cambiare il profilo e la vocazione turistico-culturale del territorio dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica di un paese come il nostro. Purtroppo la reazione dell’Amministrazione comunale in risposta ad un articolo pubblicato sul quotidiano ‘Castelli Notizie’, che aveva giustamente portato all’attenzione certe criticità, ci riconduce alla dura realtà, fatta solo di propaganda e della difesa d’ufficio del proprio operato, mentre soprattutto in un momento di crisi come questo, bisognerebbe ripartire dalla propria terra e dalla propria storia, portando alla luce tutte le ricchezze culturali e naturali  presenti ma ancora nascoste.  Concretizzare le tante idee presenti, attraverso una seria e attenta politica di ricerca della qualità e delle risorse necessarie. In sintesi – conclude Silvestrini – dobbiamo creare le condizioni per un graduale cambiamento della vocazione turistica del nostro territorio, portando lavoro e  benessere per tutta la comunità. Ma ahimé ci ritroviamo sinora soltanto…propaganda”.

 

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