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Vacanze rovinate? Ecco i consigli dall’Associazione Consumatori

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AL FIANCO DEI CONSUMATORI

 

 

– L’estate è la stagione tradizionalmente deputata alle vacanze, sebbene le partenze, spesso intelligenti, si siano dilatate e spalmate lungo tutto l’anno.  Tra tante vacanze da sogno o comunque degne di essere ricordate capita anche che qualcosa vada storto e quello che ci si era prefigurato come un periodo deputato allo svago e al relax diventa una parentesi da incubo, con tanto di appendice burocratica. 

Se durante la vostra vacanza non avete usufruito dei servizi pagati prima di partire potrete avere il rimborso di quanto vi è stato negato. Ritardi aerei, soppressione e ritardi del volo, alberghi fatiscenti e disservizi sono disagi che meritano attenzione. La direttiva Europea 90-314, stabilisce in Italia, con D.lgs 111-95 il “danno di vacanza rovinata”ovvero non solo il danno economico ma anche morale collegato alla delusione di non aver trovato, in vacanza, ciò che avevamo preventivamente scelto e  pagato.

E’ bene rispettare alcune regole per poter avere un riconoscimento economico da parte di chi ci ha organizzato il viaggio:

– Conservare il contratto di vendita del “pacchetto turistico” che si è firmato per le vacanze ed i depliant informativi del pacchetto.

– Conservare i biglietti di viaggio : aerei,treni,navi ecc.

– Conservare eventuali cedole di consegna e trasporto bagagli e il modello PIR che va compilato in aeroporto, in caso di smarrimento dei bagagli.

– Fare fotografie dei luoghi non corrispondenti al contratto.

– Conservare scontrini e ricevute di tutte le spese effettuate.

– Appena rientrati, e comunque entro 10 giorni dal rientro, inviare una lettera raccomandata a/r al tour operator e all’agenzia di viaggi, con la descrizione precisa e dettagliata dei disservizi subiti ed una richiesta di risarcimento danni.

– Allegare e copie delle fotografie scattate e le fotocopie delle spese sostenute. Tutta la documentazione originale potrebbe servire dinanzi al Giudice di Pace, pertanto, è bene fotocopiare ogni tipo di ricevuta.

– Oltre al risarcimento delle spese sostenute, è consigliabile fare riferimento anche al danno da stress psico-fisico che si è subìto e al danno “da vacanza rovinata”.

In ogni caso il consiglio è quello di coordinare il tutto con la propria agenzia di viaggi, il cui interesse è chiaramente quello di tutelare le esigenze di ogni cliente, affinché la disavventura resti solo un brutto ricordo, senza ulteriori strascichi.


A cura della Delegazione Comitato Regione Lazio 
Unione Nazionale Consumatori di  Genzano di Roma
Responsabile:  

Adriana Tognoni

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