Sdegnati, contrariati e pronti a dare battaglia: sono i genitori degli alunni di Rocca di Papa in lotta contro l’amministrazione comunale per il caro mensa e per la mancanza di posti all’interno degli asili comunali. Motivo del contendere la decisione dell’amministrazione di sospendere le agevolazioni per il servizio di refezione scolastica, con una delibera che ha ridotto la spesa per il buono pasto lasciandola a carico delle famiglie. Decisione che graverà pesantemente sul bilancio di duecento famiglie, costrette a pagare per ogni pranzo 4,54 euro contro i 2,94 dello scorso anno. L’anno scorso, inoltre, le tariffe erano differenziate in base alla residenza o meno nel Comune e in base al numero di figli che usufruivano del servizio: 2,94 euro per i bambini residenti e di euro 4,54 per i non residenti, 2,45 il secondo figlio. Per questo motivo, e per la penuria di posti negli asili comunali, martedì 17 settembre diversi genitori si sono radunati sotto il Comune per protestare contro questi aumenti, mentre una rappresentanza di mamme è stata ricevuta dagli amministratori.
A provare a tranquillizzarli c’ha pensato Valentina Trinca, assessore ai servizi sociali: “per via delle ristrettezze economiche – ha dichiarato – abbiamo forzatamente stabilito delle priorità, dando vita ad un gruppo di osservazione composto da genitori, da me e dall’assessore al bilancio, Maurizio Querini, con lo scopo di incontrare la Bioristoro, la ditta che fornisce il servizio, e capire come poter contenere le tariffe”.
Una decisione che non ha però trovato il placet dell’opposizione, apparsa furente: “la Giunta doveva gestire meglio le risorse” ha duramente ammonito Emanuele Crestini, consigliere di minoranza.
Le famiglie, apparse furenti, hanno già annunciato che rinunceranno al servizio, atteso a partire dal 23 settembre, e consegneranno ai propri figli un pranzo al sacco che sa di aspra protesta.
Fe.Te.
