POLITICA

Ivano Gianiorio, ‘nuovo’ innesto per la Genzano di Gabbarini

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Ivano Gianiorio

Dopo le dimissioni di Roberto Pernaselci, ex assessore alle attività produttive, un altro pezzo della squadra iniziale di Gabbarini si è staccato: stavolta ad allontanarsi è stato Eugenio Melandri il presidente dell’Istituzione per il Servizio delle attività culturali, ricreative e sportive, l’organismo che gestisce le principali manifestazioni di Genzano.  Le dimissioni sono state rassegnate subito dopo l’Infiorata 2013 ma sono state portate formalmente a conoscenza dell’intero consiglio nel corso dell’ultima seduta consiliare.

Ivano Gianiorio, membro del direttivo del circolo genzanese di Rifondazione Comunista da oltre dieci anni, è un uomo che si è fatto le ossa lontano dalle luci dei riflettori della politica cittadina, preferendo lavorare in sordina ma partecipando sempre a titolo volontario alla preparazione di diversi momenti della vita culturale genzanese; laboriosità che gli ha permesso di conoscere sia i meccanismi amministrativi sia gli aspetti gestionali.  Fedele a questa inclinazione caratteriale, noi di Castelli Notizie per farci illustrare le ragioni alla base di questo avvicendamento, lo abbiamo incontrato, nel suo ufficio, seduto alla scrivania, indaffarato con l’organizzazione della festa patronale.

Visto che Eugenio era già stato assessore alla cultura, nella precedente amministrazione – ci ha spiegato Gianiorio – lo avevamo designato come Presidente dell’Istituzione per proseguire la sua considerevole esperienza e per giovarsi della sua visione globale. Allo stesso tempo era nostro intento lavorare alla promozione di persone del posto che avevano manifestato interesse nelle tradizioni. Rifondazione ha sempre nominato persone esterne per ricoprire incarichi di una certa valenza per favorire la crescita del corpo militante del partito. Eugenio Melandri accettò l’incarico al momento dell’elezione di Gabbarini, ben sapendo che avrebbe avuto un ruolo da apripista e che  avrebbe poi lasciato il posto a qualcuno più giovane. La carica di Presidente dell’Istituzione – ha proseguito – è una mansione completamente gratuita e dato che richiede in alcuni periodi della vita culturale del nostro paese un impegno pressappoco quotidiano, una persona del posto sostiene meno spese rispetto un’altra che vive e lavora a Roma e che ha impegni politici in tutta Italia”.

Sarebbe una lettura erronea interpretare le dimissioni di Eugenio Melandri come un segno di insofferenza interna alla coalizione – è intervenuta Marta Bevilacqua, vice presidente del consiglio comunale e consigliere della Federazione della Sinistra –. Queste dimissioni non rappresentano un cambiamento di rotta nella prospettiva di Rifondazione, che continua a portare avanti il progetto di una città diversa sposato nel 2011 . Cultura, tradizioni e servizi  sono gli elementi fondamentali di un’amministrazione che si definisce di sinistra. I servizi sono sempre stati il fiore all’occhiello di questa cittadina e l’amministrazione ha operato una scelta legittima nel mantenerli, ma occorrerebbe un’indagine più approfondita per capire le mutate esigenze un una società in evoluzione. In un tale momento di crisi, in cui la disoccupazione giovanile è arrivata al 40%  bisogna far capire ai cittadini che esistono delle priorità. Non siamo un paese festaiolo perche ci divertiamo, le iniziative oltre ad avere rilevanza per l’aggregazione sociale, servono da volano economico in una zona che non è a vocazione industriale. Siamo convinti che le battaglie politiche per essere portate avanti devono prima avere un’affermazione culturale – ha concluso la Bevilacqua – per questo siamo pronti a riappropriarci di uno spazio come la piazza e ad utilizzare tutti gli strumenti della democrazia partecipativa per dare corrette informazioni ai cittadini”.

Ivano Gianiorio ha già le idee chiare sugli obiettivi da perseguire: far diventare l’Infiorata un elemento caratterizzante per tutto l’anno e non relegarla solo alla terza settimana di giugno; promuovere la manifestazione il più possibile fuori Genzano, avvicinandosi a realtà associative nazionali, ed inserire il Museo dell’infiorata, che al momento attuale è solo uno spazio espositivo vuoto, all’interno di un percorso regionale.

Conclusasi  la Festa del Pane le idee da portare avanti ci sembrano tante e ne approfittiamo per augurare un buon lavoro al neo presidente.

Federica Tetti

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