fonte: ansa.it
Un Canadair dei Vigili del Fuoco è decollato a mezzogiorno dall’aeroporto di Roma Ciampino diretto verso l’isola di Lampedusa, con a bordo squadre di sommozzatori con attrezzature adeguate alla ricerca di dispersi in mare. Una ricerca disperata quella che li attende una volta giunti nell’isola a sud della Sicilia, dove sono stati già recuperati quasi un centinaio di cadaveri in quella che è la tragedia peggiore che gli isolani ricordino, dopo che un barcone di migranti è naufragato a circa mezzo miglio dall’isola dei Conigli. Centinaia di persone sono precipitate in acqua, tra di esse anche tre donne incinte e decine di bambini. Svariati i cadaveri avvistati in mare, mentre si pensa che i dispersi possano essere intorno ai 250, in un barcone che si crede si sia avventurato in mare con a bordo almeno 500 immigrati.
A detta di alcuni superstiti l’imbarcazione ha preso fuoco dopo che un uomo, non essendoci ‘campo’ per i telefonini, avrebbe incendiato una coperta per farsi notare, mentre un paio di pescherecci sarebbero passati dritti senza fermarsi a prestare soccorso. La benzina cosparsa sul ponte avrebbe però fatto divampare le fiamme che in pochi istanti hanno avvolto tutto il barcone, inducendo gli occupanti a gettarsi in acqua. La banchina del porto si è ora trasformata in una vera e propria camera mortuaria a cielo aperto, in attesa che i cadaveri siano trasferiti presso l’hangar dell’aeroporto.
“Siamo tutti vittime, consapevoli o no, di quella ‘globalizzazione dell’indifferenza’ che proprio a Lampedusa Papa Francesco ha denunciato in modo sferzante”: questo il commento del Presidente della Camera, Laura Boldrini. Proprio il Pontefice non ha fatto mancare un suo commento alla strage, attraverso un messaggio su Twitter: “preghiamo Dio per le vittime del tragico naufragio a largo di Lampedusa”, prima di lasciarsi andare ad un “è una vergogna” proferito durante il discorso ai partecipanti al convegno sulla Pacem in terris.
