POLITICA

Albano – Colini si ricandida alla guida del Pd: “con me, per un grande partito”

colini

 

ALESSIO COLINI

“Domenica e lunedì si svolgeranno le fasi congressuali del Partito Democratico di Albano e il mio augurio è che sia un momento di riflessione armoniosa, vivace e costruttiva grazie al contributo di tutti gli iscritti”. A dichiararlo è Alessio Colini, segretario uscente dell’Unione comunale che racchiude i circoli di Albano Centro, Cecchina e Pavona. “Ho deciso di ricandidarmi in questo ruolo  – premette Colini – per l’esatto motivo per cui mi candidai la prima volta nel 2008: la politica per me è una passione e non, fortunatamente, una professione. Ritengo che il Pd di Albano – continua Colini – abbia superato in questi anni forti scossoni e preso difficili decisioni dimostrando sempre un grande senso responsabilità. Una maturità politica che ci ha reso il primo partito della città”.

“Questa fase congressuale non dovrà scegliere tra il ‘vecchio’ e il ‘nuovo’, come qualcuno prova a etichettarla tentando banalmente di dividerci, e questo congresso dovrà discutere e decidere una linea politica ben precisa”. Colini rispolvera alcuni momenti: “abbiamo costruito, guidato e vinto le elezioni con una coalizione di centrosinistra. Il nostro Partito è stato l’unico a mettere in piazza i numeri del dissesto finanziario del Comune causato dai fallimentari anni di gestione del centrodestra; abbiamo rilanciato la cultura; ci siamo dissociati dalle scelte regionali e nazionali dichiarandoci senza se e senza ma contrari alla costruzione dell’inceneritore; abbiamo condiviso una linea politica guidata dal principio di salvaguardare le fasce più deboli; abbiamo impedito che colate di cemento aggredissero il nostro territorio. La vera sfida – sostiene Colini – sarà di continuare ad avere una nostra vivacità politica senza far venir meno il senso di responsabilità verso la città che amministriamo. Sono fiducioso perché dopo anni difficili ora iniziamo a cogliere i frutti delle nostre scelte”.

Come in ogni congresso è inevitabile un passaggio sui dissapori interni e sul discorso tesseramento: “il Pd non è diviso, c’è un confronto molto profondo, com’è naturale che sia. Certo mi dispiace ricevere mail da neo tesserati che mi ‘avvisano’ che se non si fa come dicono loro allora sono pronti a migrare verso altri lidi, perché significa che non hanno compreso lo spirito Pd. Preferisco parlare con la gente e gli iscritti che credono davvero nel partito, ci metterò sempre la faccia e crederò sempre nella politica che parte dai circoli e si allarga alla città. Prima di perdermi in discussioni che trattano i massimi sistemi della politica preferisco parlare di Albano perché questo penso sia il nostro compito. Diffido, ma sotto sotto invidio, chi fa politica continuamente su facebook perché evidentemente non lavora tanto come faccio io e tanti altri. Ho sempre guardato ad una politica che non promette ciò che non può mantenere perché altrimenti diventa una illusione, una presa in giro che si dissolve quando fa i conti con la realtà e la gente poi giustamente si disaffeziona. Non corro dietro ai numeri del tesseramento perché chi mi rieleggerà, sceglierà un segretario che non vuole un partito grande, ma un grande partito”.

 

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