POLITICA

Velletri – Mense scolastiche, Taddei e Bagaglini scoperchiano la pentola: “non ci sembra tutto regolare”

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“Apprensione e preoccupazione, a Velletri, nell’ambito del servizio di refezione scolastica”. Si apriva così, una manciata di settimane fa, un articolo che proprio noi di ‘Castelli Notizie’ scrivemmo facendo nostre le preoccupazioni di molti genitori in merito a quanto stava accadendo nell’erogazione dei pasti nelle mense scolastiche. A distanza di una ventina di giorni dell’argomento tornano a parlare anche i due esponenti del ‘Movimento Velletri Libera’, ovvero l’ex candidato sindaco, Fabio Taddei, e il suo compagno di tante battaglie, Vincenzo Bagaglini. Le due spine nel fianco della precedente amministrazione – grazie alla cui orgia di interrogazioni e mozioni, nel  passato quinquennio, di consigli comunali se ne svolgevano, a fronte della stasi attuale – fanno riecheggiare la propria voce per porre il dito su un problema molto sentito nella popolazione.

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“Il 30 settembre – riassumono i due – è iniziato il servizio di refezione scolastica per otto scuole materne e sei elementari di Velletri, dopo la gara che ha aggiudicato questo appalto per la fornitura di 1.068 pasti giornalieri. Neanche il tempo di iniziare, però, che sono subito sorti problemi sia nella gara che nell’aggiudicazione, sfociati addirittura in denunce alla Procura della Repubblica ed al Dipartimento Prevenzione Igiene Pubblica della ASL RMH da parte di alcune ditte escluse.  Sembra che la ditta risultata affidataria del servizio (e qui è bene confermare appieno il condizionale, ndr), non di Velletri, non rispetti in alcun modo l’Art. 1 del Capitolato che prevede “la consegna di pasti preconfezionati in vaschetta monoporzione i quali devono essere preparati e confezionati presso il centro di cottura il giorno stesso del loro consumo”, mentre invece i pasti sono sporzionati all’interno dei refettori scolastici i quali sono privi delle caratteristiche igienico-sanitarie previste tassativamente per legge”. 

“Un’altra grave violazione  – continuano Taddei e Bagaglini – sembra sia quella dell’art. 10 del Capitolato che prevede espressamente “il centro di cottura all’interno del territorio del Comune di Velletri, funzionante al momento dell’apertura della mensa scolastica”, mentre invece a tutt’oggi risulta che i pasti siano preparati in un altro Comune a circa 20 km da Velletri! Inoltre (particolare non da poco, nel caso di conferma) sembra che alcune ditte partecipanti alla gara non siano neanche state invitate alla seduta dedicata all’apertura delle buste contenenti l’offerta economica tenutasi il 22 agosto scorso. Una simile inadempienza inficierebbe irreparabilmente l’iter di aggiudicazione e costituirebbe un valido motivo di ricorso alla giustizia amministrativa (T.A.R.) che potrebbe portare persino all’annullamento della gara stessa! Se così fosse confermato – continuano i due – come è possibile che vi possano essere state così palesi infrazioni alla previsione della stessa base di gara e prevaricazione rispetto ai diritti delle altre ditte concorrenti, tra le quali anche ditte di Velletri rimaste escluse, senza che nessuno di questa Amministrazione facesse nulla?  Sembra che qualche settimana fa addirittura 25 bambini di una stessa scuola si siano sentiti male contemporaneamente! E’ doveroso chiederci se questo sia stata una singolare coincidenza oppure dovuto ad altro? Prima di fare politica nella nostra città – hanno aggiunto, concludendo – siamo soprattutto genitori attenti alle esigenze delle famiglie e dei nostri figli che frequentano le nostre scuole cittadine e quindi doppiamente preoccupati. Ci chiediamo se è stato fatto tutto secondo legge e se sono state rispettate tutte le normative previste. Abbiamo il forte dubbio che non sia così e proprio per questo ci è dovuto un chiarimento da parte del Sindaco e dall’Assessore competente”.

 

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