Genzano - Lo scandalo del Teatro Levi a 'Striscia la Notizia' con Ghione e Papalia

Pur se ridotto come peggio non si potrebbe (considerando che è dal lontano 1985 che aspetta di vedere la luce) è tornato a far parlare nuovamente di sé il Teatro comunale di Genzano “Carlo Levi”, assurto agli onori della cronaca dopo essere finito sotto i riflettori del telegiornale satirico Striscia la Notizia, da decenni trasmissione di punta nei palinsesti italiani.

Nella puntata di sabato 2 novembre, è stato mandato in onda il filmato in cui lo storico inviato Jimmy Ghione si è recato con le telecamere di Canale 5 sul cantiere genzanese, documentando lo scandaloso stato di abbandono in cui versa e, soprattutto, evidenziando lo sperpero di danaro, ovviamente pubblico, che si è avuto in questi lunghissimi anni di estenuante attesa.

: Jimmy Ghione con Fabio Papalia nel servizio di Striscia la Notizia

L’opera, per la quale sono stati stanziati quasi 5 milioni di euro (a fronte di un finanziamento iniziale di 3 miliardi delle vecchie lire) è sin qui costata tre volte più del previsto, senza che tuttavia sia mai stata resa fruibile. O meglio, una sorta di inaugurazione posticcia, da finire negli annali delle pagine più patetiche e vergognose della politica nazionale, ci fu nella primavera del 2011, quando i vertici dell’allora Giunta Ercolani pensarono bene di sfruttare la chimera del Teatro invitando gli organi regionali per un incontro nel quale far credere a tutti che il teatro era ormai pronto. La realtà dei fatti era ben altra e lo si potè appurare solo poche settimane dopo, con l’avvicendamento in capo all’amministrazione comunale.

Le immagini filmate, come si dice in questi casi, ‘parlano’ tuttavia da sole e lo stato in cui versa la struttura è stato immortalato proprio dalle telecamere dell’ammiraglia Mediaset.

A farsi promotore dell’iniziativa e a scortare nell’edificio Jimmy Ghione, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Fabio Papalia, da sempre attento a quanto accade in via Mazzini, a conferma di una sua attitudine alla politica che nonostante la giovane età fanno si che sia una delle certezze della politica genzanese in fatto di attivismo e volontà di porsi a servizio della propria comunità.

Il popolare inviato di Striscia ha così potuto verificare lo stato in cui versa il Teatro, la cui situazione di pericolosità è stata aggravata dall’atto vandalico che sul finire del 2011 mandò in frantumi i sogni di una imminente inaugurazione. Nello stabile, inoltre, come dimostrato nel servizio durante il sit—in del duo Ghione-Papalia, chiunque può entrare senza troppe difficoltà, ritrovandosi di fronte un cantiere non adeguatamente protetto.

Passano gli anni ma ad oggi l’edifico rimane lettera morta. L’opera, sulla quale incombono i vincoli del Patto di Stabilità e per la quale servirebbero almeno altri 700 mila euro, rischia così di rimanere un’eterna incompiuta. Ad oltre 28 anni di distanza da quel 1985 in cui si iniziarono i lavori una quantità di denaro è andata persa mentre la comunità genzanese si trova ancora senza un teatro. Papalia, al di là dell’aspetto legato alla carenza nell’offerta culturale, è andato ben oltre, richiedendo l’intervento della Corte dei Conti per capire se tutti i ritardi, le inadempienze e le inottemperanze possano avere dei responsabili precisi.

In attesa che, come promesso, quelli di Striscia tornino a Genzano per vedere se e quali progressi vi saranno nel frattempo stati, è indubbio che la grana del Teatro ‘Levi’ rappresenti una nuova spina nel fianco per l’Amministrazione Gabbarini, in questi giorni impegnata in un delicato ricongiungimento politico al gruppo del Pd. Sulla faccenda del teatro, dopo la storica e conclamata riappacificazione, meriti e, soprattutto, demeriti di quanto si nota passando di fronte all’istituto dei salesiani tornano ad essere di tutti…