MOTORI
ALFA ROMEO MITO
La compatta sportiva della casa del biscione si rifà il trucco per affrontare al meglio le sfide che la attendono, con qualche ritocco estetico e un nuovo motore tutto da scoprire.
Sogno, utopia, desiderio o magari speranza irrealizzabile (visti i prezzi)? Niente di tutto questo. La nuova MiTo, già nei concessionari nella versione restyling, è concreta e facilmente raggiungibile. Niente di stravolgente il nuovo look, sono rimasti i fari anteriori a goccia, tanto graditi dal pubblico, ma soprattutto la mascherina a scudetto, che forma il classico trilobo con le due prese d’aria orizzontali, e il cofano che disegna una V che la fanno apparire come la parente più stretta dell’ambitissima 8C Competizione (lei sì speranza per molti irrealizzabile…). Le novità riguardano la calandra, cromata e rinnovata nel design, la finitura scura dei gruppi ottici anteriori, nuove finiture per la plancia e una gamma aggiornata per i rivestimenti interni.
Ma la vera novità è quella che non si vede, se non aprendo il cofano: il motore Twin Air turbo benzina di 900cc – già montato su 500, Panda e Ypslon – nella variante da 105cv. Forse i puristi resteranno sbigottiti nel trovare un bicilindrico come cuore pulsante di un’Alfa, ma il motore è pieno di temperamento, e la potenza e l’erogazione invogliano senz’altro alla guida. I consumi e le prestazioni dichiarati sono nettamente favorevoli rispetto al 1400 aspirato che rimane la base della gamma. I prezzi invece non sono così contenuti come lo è il motore: per la versione Progression del Twinair 0.9 bisogna sborsare ben 17.850 Euro, ed altri mille per le due versioni più accessoriate.
Vale la pena acquistare la più piccola dei modelli Alfa? Si, per lo spazio a bordo (dei soli posti anteriori però), nonostante le dimensioni compatte e la carrozzeria tre porte, la buona qualità e un piacere di guida sconosciuto a molte concorrenti. Una vettura adatta a una clientela giovane, in cerca di una linea grintosa e piacevole, dalla spiccata personalità, e dalla guida facile e divertente.
a cura di Luca Lestini