POLITICA

Genzano – Maria Teresa Petrucci (Pd): “adesso basta”

maria teresa petrucci

Ospitiamo l’accorata lettera di Maria Teresa Petrucci, che ha scelto ‘Castelli Notizie’ per esternare le proprie idee su quanto sta avvenendo all’interno del Partito Democratico di Genzano, del quale è membro integrante. Di seguito il testo integrale.

maria teresa petrucci

“Dopo una lunga stagione di lacerazioni e lotte intestine, abbiamo iniziato un processo per la riunificazione del PD,  con la speranza che i personalismi e la conta delle tessere diventino, alla fine  un vago ricordo.

La  Leopolda è la politica del futuro ed il verso giusto da seguire,  che arginerà il vecchio sistema ormai consunto  e  purtroppo, ancora militato nei circoli.

Chi ha vissuto l’esperienza della  Leopolda e chi crede in un PD, come un partito aperto a tutte le sensibilità, che vuole abbattere i muri, ha come interesse primario,  il bene del Paese e la risoluzione dei problemi dei cittadini, lasciando ad altri, la disputa, generata dai vecchi rancori personali, mascherata da un’illogica ed illusoria coerenza, che rivendica la miope giustezza di appartenere all’una o all’altra lista. Senza mai guardare oltre, con sguardo poco lungimirante, sembra, che alcuni, non vogliano superare le logiche di un passato di scelte sbagliate,  che hanno portato il partito ad una spaccatura quasi insanabile.

A Genzano, da un Congresso a sorpresa, con colpi di scena di fine maestria politica,  ci tengo a sottolineare,  che il gruppo dei “Renziani”,  ovvero i  pionieri,  che hanno creduto fin dall’inizio,  nelle idee di Matteo Renzi e l’hanno sostenuto,  un anno fa,  alle primarie del Pd,  ne è uscito più forte e coeso. Abbiamo scelto democraticamente, l’azione politica dell’unità per il bene collettivo, rinunciando all’attimo di gloria della conta, non presentando una lista propria, e con l’adesione ad un gruppo che ha espresso e gridato forte  la volontà di riunificare il partito.  Un’azione questa, repentina, determinata non solo dalla situazione contingente di un congresso piuttosto animato, ma dalla volontà e la speranza di aver dato un segnale di tregua, nel tentativo di ricostruire insieme un progetto comune basato sulla pluralità delle idee. Un partito, qualunque esso sia, ed  in particolare il Pd, il più grande partito di centro sinistra,  non è un giocattolo di esclusiva proprietà, o un campo di battaglia in  ostentare il braccio di ferro, ma ha il sacrosanto dovere di  mettersi al servizio degli altri e non dimenticare mai,  lo scopo primario per cui è stato fondato. Il Pd ha la grande responsabilità di dover pensare al bene collettivo  ed a trovare  possibili e reali soluzioni alle problematiche sociali. Deve dare esempio di unità, di condivisione, di riparo, di sicurezza e di saggezza, quale porto sicuro, dove approdare nei momenti più critici. Ha la responsabilità di offrire aspettative  e di infondere ai cittadini tutti, senza alcuna distinzione, la speranza per il futuro.

Vorrei inoltre, sottolineare  che  noi “renziani della prima ora”, anche se oggi è anacronistico chiamarci tali, in quanto,  presto saranno  in molti a spingere questo carro, con orgoglio e soddisfazione vogliamo  includere in questo viaggio coloro che si sono  ravveduti, perché crediamo in una politica costruttiva ed inclusiva  che non sia necessariamente  anti o contro.

Sicuramente ora, a Genzano,  si prospetterà il percorso di  una nuova stagione politica ed istituzionale, con la speranza che sia il preludio di una nuova rinascita per il paese.    

 Maria Teresa Petrucci

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