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Viaggi – Monaco di Baviera, non solo Oktoberfest, non solo Bmw, non solo Bayern…ma tanto, tanto di più

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MONACO DI BAVIERA

Ecco la Germania più irresistibile: alla città più alla moda del Paese, fanno da sfondo le spettacolari cime rocciose delle Alpi, con i loro crepacci, i castelli fiabeschi e i graziosi paesini di montagna.

a cura di Luca Lestini

Una Baviera multicolor, dalle linee dolci, ingentilita dalla vicinanza del Bel Paese: Monaco è la città più “mediterranea” a nord delle Alpi. Merito di Ludwig I di Baviera, che chiamò architetti transalpini ad abbellire la città: il rinascimento italiano e il neoclassicismo si mescolano agli ori, agli stucchi, ai pennacchi del rococò e alle volute floreali dello Jugendstil.

1 schwabing-monaco-baviera1 Con le sue tinte pastello, che vanno dall’ocra al verde pistacchio al rosso fragola, Munchen, come viene chiamata dagli abitanti del luogo, trasmette la sua allegria in ogni stagione. Si respira il piacere di vivere e una passione per il tempo libero che va di pari passo con uno stile di vita rilassato.

2 isarNelle calde giornate estive gli abitanti vanno a passeggiare lungo le rive dell’Isar,2 o sui prati dell’Englischer Garten, il più grande parco cittadino, ancora più esteso di Central Park a New York e di Hyde Park  a Londra, progettato nell’Ottocento, periodo in cui il romanticismo si rifletteva anche nella creazione dei giardini. I suoi viali si snodano tra ruscelli e prati, i sentieri attraversano boschi dove filtra la luce.

E poi ci sono un laghetto, alcuni isolotti, la casa da tè giapponese e vari chioschetti. La città è ricca di spazi verdi, tra cui  l’Olympiapark, l’area che nel 1972 ospitò le ventesime Olimpiadi estive, in cui ha sede, in un lucido edificio in metallo a forma di quattro cilindri, la BMW. Per restare allo sport come non citare il Bayern, fresco Campione d’Europa ed in procinto di giocarsi il titolo di squadra più forte del pianeta.

3 il-museo-della-bmw3 Ai suoi piedi, la famosa casa automobilistica ha installato un suo museo, dalla struttura ugualmente particolare, un enorme calice d’argento. Ma è forse l’inverno il periodo più suggestivo per visitare Monaco, con i mercatini di Natale, le ghirlande appese, i banchetti conviviali. Canti tradizionali, boccali di vin brulé e wuster caldi sono a ogni angolo di strada.

Per tutto dicembre sino al 6 gennaio, la città diviene una caleidoscopio di suoni profumi e colori, e tra le bancarelle che propongono artigianato tradizionale, giocattoli d’altri tempi, decorazioni natalizie, sostanze profumate ed aromi, prelibatezze della cucina bavarese e specialità casalinghe, si diffonde un atmosfera molto intima in cui fanno capolino i ricordi natalizi legati all’infanzia.

4 christ4 Turisti e gente del luogo si affollano intorno alle bancarelle del Mercatino del Presepe più grande di tutta la Germania, dove è possibile trovare tutto ciò che occorre per allestire un magnifico scenario: dalle lanterne per la stalla alla paglia per il bue e l’asinello, dalla cometa ai doni dei Re Magi. Altra chicca è l’abete alto quasi 30 metri che risplende in tutta la sua altezza della luce di ben 2500 candele.

 

5 mercato nataleMonaco è tutto questo. Una città davvero magnifica, che combina felicemente i servizi tipici di una grande città (per rendersene conto cercate di arrivare scendendo al Franz Josef Strauss Flughafen, l’aeroporto moderno più spettacolare del Paese) e lo stile di vita moderno con un’atmosfera casalinga, da vecchia città di provincia, simboleggiata alla perfezione dalle famose e allegre birrerie, e dagli Tracht e dai Dirndl, 5 i tipici abiti bavaresi che uomini e donne anche facoltosi non si vergognano di mostrare in città. 

6 -i-colleghi-in-tracht-in-ufficio-L-0bjIueE se non ci fosse altro da vedere a Monaco, basterebbe andare in quella che è una vera e propria piccola Oktoberfest a tutti gli effetti: la Hofbrauhaus, 6 un immensa birreria, aperta nel 1589, dove trovano posto fino a 5000 persone. In tutto l’ambiente della birreria si sente la proverbiale intimità e la gioia di vivere che si respira in città. Soprattutto con in mano un bel boccale di schiumosa bionda. Attorno ai tavoli gli ospiti di Monaco e di tutto il mondo vanno a assaporare lo stile di vita bavarese in prima persona, uno stile caratterizzato da una grande cordiale ospitalità.

7 HofbräuhausDall’alto dei suoi 400 anni di vita la Hofbrauhaus offre molte storie. Come quella della sua nascita, forse la più interessante da raccontare. Un tempo la birra in Baviera non veniva considerata solo come una bevanda, ma anche come un alimento di prima necessità simile al pane. Allora si sperimentava la produzione della birra con gli ingredienti più bizzarri. Purtroppo la degustazione di una tale brodaglia a quel tempo costò la vita a molte persone. Per questo nel 1516 il duca Guglielmo IV promulgò, con un decreto, quella che è a tutti gli effetti la prima legge sui prodotti alimentari (tutt’oggi in vigore), in cui venivano stabiliti ingredienti e metodi di produzione della birra. Oggi viene chiamata “legge sulla purezza della birra”. Il 27 settembre 1589 il suo successore fondò la birreria di corte sul vecchio cortile dell’allora residenza ducale di Monaco. La prima birreria di corte è esistita fino all’anno 1808 e si trovava solo a pochi passi dalla Hofbrauhaus. Poco dopo sul Platzl venne creato un secondo birrificio. Massimiliano I, il nuovo duca di Baviera, fondò nel 1607 il suo primo birrificio ducale, gettando così le fondamenta storiche per l’odierna birreria. Tramite decreto il Re Luigi I dichiarò la birreria di corte ufficialmente aperta al popolo, infastidendo con tale decisione gli osti e i birrai privati, che avevano paura di perdere la loro clientela. Alla fine del 19° secolo era diventato necessario aumentare lo spazio destinato agli ospiti. Nel 1882 inizio così il trasloco temporaneo del birrificio sulle rive dell’Isar. Il 22 maggio 1896, venne “prodotta” per l’ultima volta la birra nel vecchio edificio. Su una superficie di 11 mila quadri doveva nascere un tempio della birra secondo le conoscenze più nuove dell’allora fiorente gastronomia. Il 22 settembre dell’anno successivo venne inaugurata la nuova birreria, sempre sul Platzl: ecco che nasce la Hofbrauhaus come la possiamo ammirare oggi.

 

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