CRONACA

‘Data’ in sposa a 13 anni, si ribella e fugge via: furiosa lite al Campo Nomadi di Ciampino

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nomadiAll’inizio sembrava una lite tra esponenti nomadi di diverse etnie, ma quando i Carabinieri della Tenenza di Ciampino sono intervenuti hanno capito che le due fazioni, una di origine serba e l’altra di origine macedone, stavano litigando per una ragazzina. Si tratta di una sedicenne, di origine macedone, domiciliata nel campo di Ciampino e che già tre anni fa (quando era appena una 13enne) era “andata in sposa” ad un ragazzo del campo di Castel Romano, di origini serbe, di due anni più grande di lei secondo un accordo stipulato tra le famiglie. Ma ora la ragazzina voleva rompere quel patto e voleva rientrare nella sua famiglia di origine.

Questo “inaccettabile” ripensamento ha fatto accendere la lite di ieri visto che “il marito” ed il suocero non ci stavano proprio a “perderla” ed erano andati a riprendersela. I Carabinieri intervenuti, dopo aver placato gli animi hanno ricostruito la vicenda ed hanno accertato che la famiglia acquisita, costringeva la minore a rubare nella Capitale a bordo dei mezzi pubblici o nelle vie del centro di Roma, con guadagni molto alti che però doveva consegnare alla famiglia del marito. Insomma la ragazzina, ipotizzano i Carabinieri, era in uno stato di soggezione continuativa, costringendola  a rubare, sfruttandola, considerandola un oggetto di loro proprietà.

Per questo motivo i Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno sottoposto a fermo i due uomini per riduzione in schiavitù ed hanno accompagnato la ragazza in una comunità di accoglienza su disposizione del Tribunale per i Minorenni.