POLITICA

Imposimato a Genzano, ospite dei 5 Stelle: “la Costituzione non va cambiata, ma rispettata!”

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Ferdinando Imposimato accanto alla senatrice Elena Fattori

Ferdinando Imposimato accanto alla senatrice Elena Fattori

“La democrazia esiste se vi è separazione dei poteri”, questa una delle tante espressioni poetiche nel percorso costituzionale fatto da Ferdinando Imposimato, venerdì  29 novembre, presso l’Auditorium dell’Infiorata di Genzano. Nell’incontro organizzato dal locale Movimento 5 stelle, alla presenza della Senatrice Elena Fattori, circa un centinaio di persone hanno assistito con interesse all’excursus fatto dal membro onorario della Suprema Corte di Cassazione.

Imposimato ha toccato tante tematiche legate alla  Carta Costituzionale, ponendo l’accento sulle motivazioni a difesa dell’articolo 138 che l’attuale Governo dalle larghe intese vorrebbe derogare. Chiarezza, semplicità e passione sono stati gli elementi coinvolgenti che hanno poi portato la platea a porre molte domande al magistrato napoletano. Un’occasione per fare chiarezza sull’importanza e la forza che i padri costituenti hanno voluto dare al documento che formalizzò la voglia di unità e democrazia nel Paese.

Ferdinando Imposimato, classe 1936, è attualmente presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Si è occupato a lungo della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo ed è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato al papa Giovanni Paolo II del 1981, l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Attualmente si occupa della difesa dei diritti umani.

 

L'introduzione di Emanuele Menicocci

L’introduzione di Emanuele Menicocci

Dopo l’introduzione di Emanuele Menicocci, improntata soprattutto ad evidenziare la costante violazione dei principi presenti in Costituzione, la Senatrice Elena Fattori ha illustrato le azioni di battaglia dentro e fuori l’istituzione parlamentare, da parte del Movimento 5 stelle. Poi la parola è passata all’illustre ospite, Imposimato appunto, che non ha stentato a prendere posizioni dure nei confronti dell’attuale Governo e di alcuni di quelli precedenti, come quelli Andreotti e Berlusconi, ribadendo a gran voce come la voglia di stravolgere i principi costituzionali celi quasi sempre una tendenza al rafforzamento dei poteri dell’esecutivo e conseguente svuotamento del Parlamento.

“Sono stato un convinto presidenzialista, ma lo sono stato quando ero ignorante in tema di Costituzione. Il presidenzialismo porta con sé il rischio del regime, mentre invece il Parlamento deve rimanere centrale come garante della democrazia” ha dichiarato in uno dei tanti passaggi Ferdinando Imposimato, che non si limita agli articoli costituzionali, ma spazia a tutto tondo rimarcando anche la necessità di una legge sul conflitto di interessi e di una riforma dei partiti.

Una giornata all’insegna della cultura civica con uno dei protagonisti assoluti della nostra magistratura, attore fondamentale dei più grandi casi dell’antimafia e del terrorismo in Italia, da Falcone alla trattativa Stato Mafia, dal Caso Moro all’attentato a Papa Giovanni Paolo II. La conoscenza è stata il cuore del simposio tenutosi a Genzano, sia dove Imposimato spinge affinché la Costituzione venga insegnata nelle scuole, sia come introduzione e chiosa del discorso per cui il Paese “…non ha bisogno di cambiare la Costituzione, ma di rispettarla ed eseguirne i dettami”.

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