CRONACA

Svaligiano una villetta di Velletri e si scolano pure una bottiglia di whisky: balordi incoraggiati dalla falle di un Paese senza regole certe!

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furSgombriamo il campo da ogni dubbio e ogni irragionevole sussulto di pietismo: sono dei balordi, dei banditi, farabutti che sfruttano le falle di un sistema pessimo, in cui chi delinque lo fa con la sfrontatezza di chi sa che in un modo o nell’altro avrà ben poco da perdere e tanto da guadagnare. Infami consapevoli che seppure dovessero finire nelle maglie della giustizia italiana la pena non sarà mai tale da farli desistere o far tornare a più miti propositi.

Si muovono così, spesso a bande, e agiscono senza remore, depredando case, svaligiando negozi, mettendo a soqquadro villette. Tutto questo senza che niente e nessuno riesca a fermarli o quantomeno a scoraggiarli, che sarebbe già tanto. Qualcuno, dall’alto di una politica tradizionalmente evanescente ed improduttiva – che si scandalizza e si azzuffa se un fatto finisce in copertina, infischiandosene sistematicamente il giorno seguente – finisce anzi per agevolarli, con leggi tutt’altro che severe e con frequenti tagli alle economie di forze dell’ordine ridotte ormai allo stremo. Appare quindi impari, la battaglia che ogni giorno si combatte sul terreno di scontro che vede contrapposte guardie e ladri. Le prime, fiaccate nel morale, non si danno per vinte, e ogni tanto riescono a mettere la mani sui secondi; quest’ultimi, tuttavia, si fanno beffe di un Paese quasi apatico, incapace di fare quadrato e rivendicare con spirito la salvaguardia dei propri diritti, sguazzando nelle falle di un sistema in cui la proporzione delle pene è qualcosa di assolutamente relativo. 

Non è un mistero, e non c’è razzismo nel ribadirlo (ce ne sarebbe, anzi, nel sottacerlo), che gli autori di tali furti sono per la stragrande maggioranza dei casi stranieri giunti in Italia col fermo proposito di delinquere. Ne sono piene le cronache e sono tante le famiglie che hanno dovuto farvi i conti, e infinitamente altre quelle che, pur non essendo (ancora) cadute nelle loro fauci, vivono nel terrore di veder ‘violate’ le proprie case e ‘scarabocchiati’ gli album dei propri affetti. 

furt2Ladri di professione che si aggirano tra le nostre strade e colpiscono in maniera chirurgica, sapendo bene che nel 99% dei casi la faranno franca. Gente che si sposta come pedine di un Risiko, pronta a colpire, anche fisicamente parlando, qualora qualcosa dovesse andare storto (eloquente il caso della 50enne di Velletri picchiata e legata la settimana scorsa a Colle Ottone). 

E allora non basta la disoccupazione alle stelle, non basta l’Imu, neppure l’Iva che sale come la pressione di chi la paga, o la Tares, ennesimo balzello in una Repubblica fondata su imposte, bolli e tasse che si pagano senza aver quasi mai, indietro, i servizi per le quali ci si alleggeriscono i portafogli. Non basta tutto questo, se a turno, come in una roulette russa, si finisce per essere prede di ‘cacciatori’ che hanno scelto il Belpaese per arricchire i propri ‘curriculum’ di ladri senza scrupoli.

Qualcuno, più orientato di noi, sostiene che in passato entravano in azione i ladri di galline, gente che rubava prosciutti per sfamare i propri figli e che probabilmente non lo faceva con la fierezza e la sfrontatezza dei protagonisti delle incursioni odierne. Ma se i raffronti col passato e l’analisi sociologica del prototipo di ladro dei tempi moderni sono esercizi degni di un talk show di prima serata, lasciamo volentieri ad ognuno il compito di farsi un’idea, passando alla spicciola cronaca dell’ultimissimo furto avvenuto ancora una volta nei Castelli Romani, a due passi dalla Capitale d’Italia. 

L’ultimo caso che ci viene segnalato, ma tanti altri ce ne sono e non vengono neppure più denunciati, ci arriva dalla zona di Paganico, nelle immediate vicinanze della periferia a sud di Velletri, a neppure un chilometro dalla Caserma Sottufficiali Carabinieri di viale Salvo d’Acquisto. Lì, al termine di un pomeriggio che sembrava poter essere come tanti, una mamma si è ritrovata a fare i conti col terrore che assale chi varca la soglia di casa, ritrovandola completamente a soqquadro. Una donna coi suoi tre figlioletti al seguito, che si accingeva a far rientro nella propria abitazione per una serata da passare tra i fornelli della cena e nella spensieratezza di famiglia. L’idilliaco quadretto familiare è stato ancora una volta squarciato da gente senza scrupoli, capace di sfruttare il lasso di tempo necessario per uscire di casa e ‘far rincasare’ i figli dalle attività pomeridiane. Un tempo, di neppure 2 ore, che è bastato ed avanzato per mettere sottosopra l’intera villetta. Tutto quanto potevano l’hanno arraffato, finendo pure per scolarsi una bottiglia di whisky, a dimostrazione della tenuta mentale di questi energumeni senza scrupoli. Hanno sfasciato quanto gli è capitato a tiro, cercando di scovare quei posti, apparentemente sicuri, dove ogni famiglia cerca riparo per i propri preziosi. Hanno divelto parte della cucina, rigirato i cassetti, mandato all’aria vestiti e biancheria, lasciando però ‘incolumi’ televisori e computer.

volanteNel loro mirino sono finiti, come sempre, gioielli e banconote. E se nell’angoscia del bilancio qualcosa sfugge e sfuggerà, sono gli agenti del Commissariato di Polizia di Velletri, prontamente intervenuti a seguito della chiamata di soccorso, a dover mettere insieme i tasselli e provare a dare un volto a questi delinquenti. Come trovare un ago in un pagliaio, direbbe qualcheduno, ma è importante sapere che c’è chi quell’ago lo cerca.

Ancor più confortante sarebbe la consapevolezza che una volta scovati,  per queste canaglie si aprissero e chiudessero, per un bel po di tempo, le porte del carcere. Una speranza, questa, che in un sistema che si fa terreno fertile per non scoraggiare le scorribande di questa gentaccia, appare purtroppo una delle tante utopie con cui gli italiani, volenti o nolenti, debbono ormai fare i conti… 

Daniel Lestini

 

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