Attualità

La rabbia degli automobilisti: ‘oltre 1 ora in macchina per salire dal Raccordo ai Castelli’

Complici le carenze e i disservizi nei trasporti pubblici è all’ordine del giorno, per qualsiasi automobilista, ritrovarsi a far file chilometriche per andare a lavoro o ritornare a casa. E’ quanto accade quotidianamente anche a chi dai Castelli si reca verso la Capitale per affrontare una nuova giornata lavorativa. O ci si sveglia al canto del gallo ed in fretta e furia si guadagna la strada, speranza di evitare l’ingorgo, o si finisce per rimanere puntualmente risucchiati in una fila di chilometri e chilometri. Succede tutti i giorni sull’Appia e sulla via dei Laghi, senza che negli anni la situazione sia mai migliorata. Proprio in questa direzione va l’appello di un nostro lettore:

“Vi scrivo anche a nome di molti cittadini pendolari stanchi, forse sarebbe giusto dire esausti, di passare oltre 1 ora in macchina per percorrere la via Appia, dal raccordo anulare verso Albano. Ogni giorno, siamo costretti a percorrere questa arteria, a passo d’uomo, soprattutto nelle fasce orarie che vanno dalle 6 di mattina fino alle 10 a scendere dai Castelli verso Roma e viceversa dalle 12 alle 18 a salire verso Albano Laziale.

Ci sono tre “maledetti” colli di bottiglia sul’ Appia Nuova che sono fonte di congestione totale del traffico. Il primo è quello di Santa Maria delle Mole. Il secondo, quello di Frattocchie, con la via Nettunense. Il terzo è quello di Due Santi, incrocio con Castel Gandolfo e via di Spinabella. Queste infrastrutture sono ormai obsolete e totalmente inadeguate per il crescente numero di utenti venuti a vivere ai Castelli Romani, soprattutto in questa zona compresa tra Albano Laziale, Castel Gandolfo, Marino, Ariccia, Genzano di Roma. Le infrastrutture sono ormai ferme a 20 anni fa. D’altronde anche il sito http://regionelazio.luceverde.it segnala, quasi quotidianamente, il messaggio di traffico sostenuto in questa zona. Ci risulta, da alcuni quotidiani, che erano state prese in considerazione nel 2010 e 2011 l’ipotesi di sostituire questi incroci regolati da semafori obsoleti con le nuove e moderne rotatorie, come già realizzate in altre parti del Lazio da parte di Astral. Ma allo stato attuale delle cose, ancora nulla di fatto. Nemmeno la posa di una pietra. Con queste rotatorie si potrebbero evitare code interminabili di file inutili e soprattutto l’aumento della sicurezza in quel tratto di strada già più volte al centro di polemiche e incidenti . Nemmeno a farlo apposta, mentre preparavamo la bozza di questa lettera da inviarvi, come tutte le cose fatte “all’italiana”, c’è scappato il morto (LEGGI QUI)! E’ non è neppure il primo!”.

La speranza, sposando in pieno e facendo da megafono alle tesi e  proposte del nostro lettore, è che sia quantomeno l’ultimo…