Proprio dal gruppo del CALT arriva un primo commento rispetto a quanto accaduto: “Oltre a condannare l’ennesimo atto vandalico perpetrato nel parcheggio sottostante la piazza principale del paese – fanno sapere -, non possiamo non chiederci che fine abbia fatto la promessa dell’Amministrazione comunale di Genzano di porre, nei luoghi sensibili della città, delle telecamere per intensificare la sorveglianza.
Siamo certi che la sorveglianza non possa essere la sola soluzione di atti di vandalismo che sono una delle tante manifestazioni di violenza che interessa la società attuale, ma poteva comunque costituire un deterrente.
In effetti il problema dei parcheggi nel centro del paese sta diventando imbarazzate: a quelli che hanno la sorte di avere un garage è stata di recente recapitata una bolletta tarsu insostenibile in cui si richiedeva, con mora, interessi e patente di evasione, il pagamento degli ultimi cinque anni. Coloro che vorrebbero parcheggiare altrove – continuano dal CALT – possono scegliere tra il pagamento di 5 euro e 20 al giorno, se la macchinetta funziona, o il rischio di multa, dal momento che pare impossibile istituire un servizio di abbonamento per i residenti. Se poi si decide di parcheggiare la macchina sotto la piazza o sotto la chiesa si è esposti al quotidiano rischio di distruzione di specchietti e taglio delle gomme. Ogni sei, otto mesi, oltre a gomme e specchietti, il residente è esposto ciclicamente a distruzione di qualche vetro, o para urti. L’associazione è preoccupata per il dilagare di un’animosità che troppo più spesso passa dal turpiloquio al danneggiamento e invoca un intervento serio di tutti i soggetti coinvolti nell’educazione civica della cittadinanza, dalle istituzioni alla scuola. Chiediamo, oltre a una maggiore presenza delle forze dell’ordine, la messa in opera, come promesso più volte, delle telecamere di sorveglianza”.