CRONACA

Detenuto dà fuoco alla sua cella, finendo intossicato. Ancora emergenza sovraffollamento al Carcere di Velletri

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sbarreE’ stato curato per principio di intossicazione il detenuto che nei giorni scorsi ha appiccato il fuoco al materasso della sua cella, rendendo irrespirabile il clima nella stessa. L’uomo, ristretto nel Carcere di Velletri per reati sessuali, si trova confinato in un reparto protetto. La prontezza di un agente di Polizia Penitenziaria ha consentito che le fiamme fossero spente prima che potessero propagare altrove. Scene di panico tra gli altri detenuti, che hanno temuto un estensione del rogo. L’uomo, dopo essere stato curato, è stato trasferito in un’altra cella. 

carcCritico, al solito, il dirigente del Sindacato della Polizia Penitenziaria (Si.P.Pe), Carmine Olanda: “Questi eventi dovrebbero far riflettere le alte cariche dello Stato, in quanto è inammissibile che a fronte di un esercito di circa 7 mila detenuti dislocati nei penitenziari del Lazio, siano previsti appena 4052 poliziotti”.

A Velletri la carenza di personale spesso impedisce che venga addirittura applicata  la Direttiva europea che consente ai detenuti meno pericolosi di lasciare la cella per passare 8 ore al giorno negli spazi comuni.

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