Successivamente ha iniziato una lunga serie di incarichi di importante rilievo per il mondo salesiano, come direttore delle comunità nelle più grandi università di teologia salesiane, come quella di Torino, Messina e Roma.
Terminati gli anni nell’ambito della formazione salesiana, passò un periodo a L’Aquila nel seguire i giovani studenti che risiedevano presso il convitto, distrutto poi dal terremoto.
Fu proprio in quel frangente che i superiori mandarono Don Carlo a Genzano dove, da quattro anni, era impegnato nella casa di noviziato dove giovani italiani, ungheresi, portoghesi, croati e spagnoli, si preparano per diventare salesiani di Don Bosco. Nell’allegato l’annuncio della sua morte ed un estratto di una delle sue ultime parole rilasciate ad alcuni dei 250 salesiani provenienti da tutto il mondo, impegnati nel Capitolo Generale che si sta svolgendo a Roma, che nei prossimi giorni eleggerà il nuovo successore di don bosco e discuterà sul tema della radicalità evangelica da vivere come salesiani di don bosco oggi.