Ad Aprilia i carabinieri del Reparto Territoriale hanno eseguito un paio di perquisizioni in casa di un personaggio già noto alle forze dell’ordine. A Velletri sono scattati i controlli anche nell’ambito della distribuzione e gestione di slot machine, considerato che si reputano essere all’incirca un centinaio le macchinette distribuite da società gestite dall’organizzazione.
Le indagini del Ros, nell’ambito dell’operazione denominata Mediterraneo, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, si sono concentrate sulle attività illecite di una delle più potenti cosche della ‘ndrangheta, con diramazioni in ambito nazionale ed internazionale. Nel corso della maxi inchiesta gli inquirenti hanno accertato anche rilevanti traffici di armi dai paesi dell’est europeo e l’importazione di ingenti carichi di stupefacenti dal Nordafrica.
Secondo quanto riferito dal colonnello Daniele Galimberti del Servizio centrale del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei Carabinieri, le armi dalla Slovacchia venivano trasportate in Italia all’interno di furgoni con doppifondi predisposti. A finire in manette le nuove leve della cosca Molè, tra cui due ventenni, giovani rampolli della famiglia. Oltre a loro sono finiti in carcere gli armieri della cosca e alcuni affiliati ritenuti “importanti”. Una ventina di arresti, invece, sono stati eseguiti tra la Capitale e l’Umbria, dove avveniva il reimpiego dei soldi illecitamente accumulati dalla cosca. Poco meno di una decina di arresti sono stati eseguiti anche in provincia di Catanzaro.
FT