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Ariccia – Sulla tentata occupazione del Liceo Joyce arrivano le precisazioni degli studenti

porta chiusa

Porta chiusa al liceo 'Joyce' di Ariccia

“Sono un’alunna del liceo James Joyce. Le cose non sono andate come avete scritto”. Inizia così uno dei tanti commenti che ci sono giunti dagli studenti del Liceo Classico di Ariccia. Ad animarle il desiderio dei ragazzi di raccontare la propria versione dei fatti rispetto a quanto accaduto nella mattinata del 10 dicembre, quando un tentativo di occupare l’istituto sarebbe stato sventato dall’intervento dei Carabinieri della locale stazione (LEGGI QUI), prima che le lezioni potessero svolgersi regolarmente. 

“Sono una delle quattro Rappresentanti d’Istituto – si legge in una delle mail pervenuteci –  e mi preme precisare che i ragazzi portati in caserma sono stati due maggiorenni”. 
Decisivo, comunque, l’intervento dei militari, chiamati a sgomberare l’istituto da chi ha tentato di occuparlo. “Gli unici ad essere andati in Questura – precisa un altro studente – siamo stati io ed un mio amico, anche lui maggiorenne. Eravamo in 13 quando siamo entrati e ci siamo ovviamente astenuti dal rompere qualcosa”.
Nel piazzale i militari hanno comunque raccolto le testimonianze di alcuni giovani, in attesa che l’informativa di quanto poi raccolto in Caserma venga poi valutata dalla Magistratura.
“Come scuola – continua una delle rappresentanti d’istituto – il primo passo che faremo sarà partecipare alla manifestazione degli studenti medi a Roma, partendo da Piramide. A gennaio ricominceremo con lezioni in piazza e cortei territoriali in collaborazione con gli altri istituti castellani”. 
Quanto alla succursale di Vallericcia del ‘Joyce’ nella stessa mattinata si è svolto “un sit in informativo su “la buona scuola” di Renzi, discutendo su come agire nell’istituto tramite forme di protesta condivise, cercando una collaborazione con il personale docente al fine di mettere in luce gli evidenti problemi strutturali della sede succursale del Joyce, che ospita quasi 400 ragazzi”.
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